Nord e Sud - anno IV - n. 32 - luglio 1957

ora demolito, di un blocco di edifici con altezze assai superiori àile precedenti, nei qùali inoltre troveranno posto, oltre a case di abitazione, soprattutto uffici, alberghi, imprese i11dustriali e commerciali, ecc., la cui funzionalità si ripercuote sulla circolazione (per la inadeguatezza delle superfici stradali e dei parcheggi) niella maniera negativa che abbiamo visto. A ciò si aggiunga il carattere addizionale dei nuovi complessi edilizi periferici, che gravitano anch'essi, per il modo con cui sono stati concepiti, su1 vecchio centro sovrassaturo. L'alleggerim.ento di quest'ultimo rappresenta, anche nel caso di Napoli, la chiave per la soluzione dei problemi del traffico; nei riguardi dei quali gli interventi di tipo « organizzativo » si sono rivelati del tutto insufficienti. Occorre un intervento sul piano urbanistico, per determinare una decon1.- pressiorie del centro, uno snellimento delle attività e degli interessi che in esso sono andati accu1nulandosi nel tempo; solo così, in queste zone urbane, riportate alla giusta scala, sarà possibile ripristinare condizioni che consentano la coesistenza delle due funzioni, traffico e residenza, ricondotte entrambe ad una dimensione accettabile. Gli sforzi dei tecnici debbono tendere alla definizione (entro i criteri di i11quadramento ed i limiti del Piano Regolatore) delle modalità per così dire effettive, pratiche, di tale decompressione delle zone sovrassature; in quanto i criteri informatori - e li vedremo - hanno validità generale. A seconda dei dati, fenomeni ed esigenze che possono emergere in dettaglio da opportune indagini (e che per ora vengono avvertiti in misur:1 globale, anzichè specifica), si tratterà di precisare le caratteristiche dell'intervento: così come è avvenuto per alcune città straniere, ad esempio Fo.ct Worth (1 ) o Stoccolma, nelle quali le soluzioni adottate hanno sempre risposto ( 1 ) Per la città di Fort Worth (Texas) il risanamento del centro degli affari fu studiato in relazione alla pianificazione dell'intera regione: il progetto particolare. infatti, era fondato sulla previsione degli incrementi demografici e della circolazione, tenendo presente che la zona, una volta risanata, avrebbe richiamato dalla periferi~ un più grande afflusso, e quindi si sarebbe reso necessario un maggior numero di attrezzature commerciali, culturali e ricreative. Conten1poraneamente, un'approfondita indagine sulle varie attività presenti nella zona, consentiva l'individuazione di quelle da eliminare. Per eliminare dalle strade del centro tutti i veicoli, e riservarle al traffico pedonale, fu creato un grande circuito anulare delimitante la città, e collegato alla rrte esistente. Lungo tale anello erano ubicati sei grossi complessi edilizi per parcheggi, deìla capacità complessiva di 60.000 posti-auto, dotati di coperture adatte all'atterraggio degli elicotteri. Un sistema di scale e marcia piedi n10bili, colleganti l'anello con le zone circostanti del centro, consentiva ai conducenti, divenuti pedoni, di raggiungere in pochissimi minuti la zona degli affari. Per il traffico merci, era prevista una rete Bibloteca Gino Bianco [70]

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