Nord e Sud - anno IV - n. 32 - luglio 1957

La '' decompressione'' di Napoli La sempre piu difficile circolazione sì presenta oggi a Napoli come il naturale riflesso di uno sviluppo e di u1ì'intera struttura urbanistica cor1dizionati non solo da fattori naturalì - fra cui la particolare conformazione oro-topografi.ca che ha influito tra l'altro nella caratterizzazione della stessa rete viaria cittadina, e nel tipo di alcuni mezzi di trasporto urbani - ma in ispecie dalle vicende politiche, economiche, sociali. Le attuali condizioni di disagio, a noi tutti note, scaturiscono infatti dall'alterazione continuata del rapporto tra volume costrl1ito e superficie libera; dalle disordinate espansioni cc addizionali »; dalla conseguente sempre maggiore inadeguatezza dimensionale e funzionale della rete viaria. Nel centro primitivo, infatti, diversi fattori ed elementi, soprattutto di natura econonìica, ha11no portato ad elevatissime concentrazioni, con abnorn11 sviluppi in altezza, avvenute con grande rapidità, sotto la pressione di intc• ressi speculativi e non certo di criteri urbanistici; cosi che, mentre è rimasto quasi sempre immutato il rapporto tra la superficie coperta e le zone libere, è stato profondamente modificato, invece, quello fra il volume costruito e la superficie stradale. Inoltre è da rilevare che in dette zone il traffico viene ad essere aumentato non solo per il fenomeno del maggior sviluppo in altezza e del conti11uo incremento del numero dei veicoli circolanti, ma anche per un fattore qualitativo, legato alla funzionalità della « edilizia di sostituzione », alla presenza cioè, solitamente, nei nostri grattacieli di vario tipo, di complessi industriali e commerciaìi che costituiscono un centro di richiamo, di attrazione, per il pubblico che ad essi è per varie ragioni interessato. Quanto alle zone di espansione, anziché costituire dei centri pressoché autosufficienti, ci si è limitati ad edificare dei nuclei residenziali, i cui utenti sono quindi costretti a fare capo, per ogni esigenza, al vecchio centro, rimasto quasi sempre l'unico; quello che - creato per rispondere ad esigenze determinate, in un dato periodo, e dimensionato e proporzionato in rapporto ad esse - si trova a dover assorbire, ricevere, srnistare, un volume di interessi di varia natura, di traffici, di attività, che superano di troppo la sua potenzialità ricettiva. E dato che la rete viaria di adduzione ad esso, e di smistamento, ha conservato le caratteristiche dimensionali che le furono assegnate all'epoca del tracciamento, è ben naturale che essa non possa soddisfare le esigenze di una circolazione per la quale non è stata concepita nè dimensionata. Napoli offre oggi un tipico esempio di quella stratificazione storicourbanistica che è propria degli insediamenti nei quali si sono succedute, nel tempo, civiltà di differenti caratteri; e nel suo sviluppo sor10 chiaramente identificabili gli a1)porti delle varie epoche. Le vicende storiche hanno contribuito profondamente a determinare la morfologia del tessuto urbano, oltre [64] . BiblotecaGino Bianco

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