.. dere la nostra esportazione verso -questi ultimi paesi e, fuori del Mercato Co1nune, anche verso quelli scandinavi, ancora poco aperti ai nostri traffici. Ariche perchè no11 è senza pericolo il fatto che le nostre esportazioni si siano concentrate verso pochi paesi (la Germania e la Svizzera soprattutto), giacchè un'eventuale contrazione degli acquisti di questi ultimi inciderebbe negativamente sull'equilibrio della nostra economia. Ora non tutto è automatico nel M. C., non tutto sarà infiorato di rose, come già abbiamo detto all'inizio: dovremo subire una certa concorrenza estera e non basteranno i prezzi minimi a difendercene. E se dovremo essere proprio noi a prender l'iniziativa, come già con la liberalizzazione in sede OECE perchè ogni protezionismo venga abolito, occorre anche attrezzarci, e bene, attraverso non solo l'aiuto diretto e indiretto dello Stato, ma con coraggiose iniziative dei privati, armonizzando cioè i compiti della produzione e del commercio, dello Stato e dell'iniziativa privata (I. Catudella - Scambi~ e Dogane - Dicembre 1956). A tal uopo molto opportuna è risultata la costituzione di un Comitato Nazionale Ortofrutticolo presso il Ministero dell'Agricoltura, con compiti vasti e importanti. Esso infatti dovrà cercare di orientare la produzione ort0frutticola a seconda delle possibilità di assorbimento e delle preferenze nazionali ed estere del mercato; completare e migliorare le attrezzatura per la conservazione dei prodotti; ampliare i consumi e le vendite all'estero attraverso la riduzione dei costi e quindi dei prezzi di vendita. Detto Comitato rappresenterà anche la Sezione nazionale del Comitato Ortofrutticolo Europeo, che a sua volta, dovrà cercare di unificare le norme per i mercati dei vari Paesi . europei. Accanto a tale Comitato, i privati devono però agire di propria iniziativa, per cercare dì conquistare i mercati esteri: quindi, in primo luogo, conoscere questi limiti e capirn,e le esigenze, sia nella pubblicità, che deve ' variare da luogo a luogo, e che finora non è stata molto efficiente, sia nella vendita qualitativa; poi curare sempre più la scelta dei prodotti, i sistemi di conservazione e di imballaggio, che lasciano a desiderare, con vive proteste dei commissionari esteri. A tal proposito è giunta molto gradita la notìzia, data dal Ministro Angelini alla stampa, che prossimamente sarà aumentato il parco deì carri ferroviari refrigeranti. L'istituzione del lVIercato Comune non <leve essere perciò pensata dai nostri produttori ortofrutticoli come un fatto miracolistico, tale che su di esso ci si possa adagiare e dormire sonni tranquilli, mentre i vari problemi si risolvono di per sè. Niente di più semplicistico, e niente di più favoloso: indub-- biamente la libertà degli scambi, anche se fra 15 anni, faciliterà l'inserimento dell'economia meridionale in quella europea, relativamente più vasta; ma questo non vorrà dire che le angustie meridionali siano finite, come penBiblotecaGino Bianco [58]
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