(ostruzionismo liberaìe), nè in politica i11terna (integralismo democ~istiano), nè in politica estera (suggestioni « demomusulmane » e di vario ordine neutralistico). Si vuol dire cioè che politica centrista significa oggi rigoro;:1 applicazione del Piano Vanoni, coraggiosa liberalizzazione della vita pubblica, risoluta iniziativa europeistica, chiusura intrasigente alle destre e ai comunisti: su questo piano invece gli ultimi tre mesi del quadripartito hanno dato rispettivamente ristagno, involuzione, sbandamento, cedimenti; in una parola hanno dimostrato una condizione di incapacità della coaliziorte ad applicare la politica centrista ed a svilupparne i temi. Se ne dovrebbe dedurre quindi che il problema posto dalle vicende ultime della vita italianJ è quello di trovare una nuova maggioranza per riprendere la politica centrista: se questa non può essere più incarnata e sviluppata dalla coalizione quadripartita, si devono trovare nuove intese; e no11 certo quelle che hann.o dato luogo alla maggioranza del governo Zoli. E se tali intese non posso110 essere trovate in questo Parlamento, si vada subito davanti al paese per eleggere un nuovo Parlamento, per chiedere una maggioranza capace di attuare il piano di sviluppo, di liberalizzare la vita pubblica, di assumere l'iniziativa europeistica. N.d.R. Laici e cattolici nel movimento studentesco I risultati del VII Congresso Nazionale Universitario - tenutosi a Rimini dal 9 al 14 aprile - meritano di essere analizzati per più di una ragione. Una è che il movimento studentesco attraverso uno sforzo, che deve essere considerato tanto più valido, quanto maggiori sono le difficoltà obbiettive in cui si muove, e l'isolamento che l'accompagna, ne è uscito grandemente rinvigorito o, da uria prospettiva politica unitaria e dalla precisazione degli obbiettivi specifici in cui si concreta la battaglia per la riforma della scuola nel quadro più vasto delle lotte per la democrazia nel Paese. Un'altra, non meno importante, è l'approfondimento e la definizione, 11ei suoi termini ideali e politici, del rapporto tra laici e cattolici in seno al1a Rappresentanza studentesca. Il Congresso s'inseriva in un momento politico di grande te11sione. Lo schieramento delle varie forze tendeva a radicalizzarsi. La collaborazione tra forze laiche e partito cattolico, ormai deteriorata, si spezzava. La D.C. dc1l'on. Fanfani, mentre insegue il sogr10 della maggioranza assoluta, si sbarazz:i del « condizionamento » laico, elude og11i problen1a di un nuovo corso della sinistra italiana, e si garantisce l'integralisn10 « monocolore » reinsere11do ìe [46] BiblotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==