scienza individuale con esso e quindi il problema dell'assoluta eguaglianza di tutti. Ove mai questo si dimenticasse, come è tendenza a fare nella pratica politica corrente (che ciò dipenda da disegno integralistico o da necessità di sottogoverno, non conta), la civiltà politica del nostro paese tornerebbe indietro di qualche secolo. E sarebbe assurdo pensare che lo Stato di diritto possa essere sostituito durevoln1ente da uno stato-provvidenza: non. solo perchè sarebbe mostrare una povera e poco cristiana considerazione degli uomini; ma anche perchè gli uomini che hanno conosciuto la libertà mal si adattano a perderla e per riconquistarla tutte le reazioni sono possibili e nessuna controllabile. Se è vero, però, che la maggiore inframmettenza clericale ha reso più difficile la condizione dei gruppi laici del centro sinistra, è lecito chiedersi :;e è bene e se è opportuno dissotterrare l'ascia della guerra fra clericali ed anticlericali. Non abbiamo bisogno di ribadire qui ancora una volta il nostro giudizio sull'argomento. L'anticlericalismo sbracato e vociante è cosa di un secolo fa ed i laici diminuirebbero la loro medesima civiltà a resuscitarlo: il laicismo è un fatto assai più serio dell'anticlericalismo. Resuscitarlo è poi politicamente inopportuno in un momento in cui una posizione siffatta è condannata dalla congiuntura a restare minoritaria. Tutto ciò non vuol dire ovviamente che solo i laici debbano dar prova di responsabilità. Il partito cattolico dovrebbe meditare seriamente che le sue migliori tradizioni, negli ultimi dieci anni, sono quelle cl1e l'hanno portato a reagire contro le sue stesse tendenze integralistiche; e dovrebbe altresì meditare sul fatto che le congiunture politiche passano laddove le battaglie ideali restano dominanti. La sua vittoria integralistica sarebbe effimera e sarebbe seguita da una sconfitta che comprometterebbe molto di JJÌÙ del partito politico. Vi possono essere oggi divergenze tra i laici su questo o quel problema e perfino su quello dell'anti-clericalismo: ma non vi è dubbio che il giorno in cui gli integralisti volessero ingaggiare la loro battaglia proprio su questo terreno e varcare certi limiti invalicabili, quel giorno tutti i laici si ritroverebbero uniti, muro contro muro: ma quali antiche piaghe non tornerebbero allora a sanguinare? Non sembra, tuttavia, che questo giorno sia giunto. E speriamo che non debba giungere mai. Lo stesso tornante che si è verificato in certi settori del PSI potrebbe aiutare ad allontanare il pericolo. Non è certo questo il luogo per una analisi dettagliata ed esauriente della evoluzione della situazione politica italiana negli ultimi mesi: è certo però che il distacco del PSI da 1 frontismo è tuttaltro che consumato e che le speranze o addirittura le certezze di molti erano a dir poco frettolose. Vi è stata una sfasatura tra i tempi delle varie evoluzioni politiche italiane: vi sono stati alcuni cl1e hanno marciato troppo in fretta ed altri che hanno marciato troppo lentamente. BiblotecaGino Bianco [44]
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