Nord e Sud - anno IV - n. 32 - luglio 1957

Le fonti d'energia e l'avvenire dell'Europa di Renato Giordano Ora che i trattati del Mercato Comune e •dell'Euratom hanno superato la fase della firma ed attendono di essere ratificati, conviene valutare l'importanza politico-economica che essi potranno ,assumere per i paesi mem-- bri quando saranno applicate lè disposizioni da essi previste. Si è parlato in Italia e altrove più del Mercato Comune che dell'Euraton1. L'i1nportanza di quest'ultimo non è affatto minore, anzi è forse maggiore, per certi aspetti, di quella del Mercato Comune. Per rendersene conto basta integrare gli articoli del Trattato con il Rapporto dei Tre Saggi dell'Euratom; perchè questo Rapporto conferisce concretezza economica e politica a quegli articoli e fissa con chiarezza i fini che la Commissione esecutiva dell'Euratom dovrà perseguire. Senza il Rapporto dei Saggi - era stata questa l'intuizione ,di Monnet - l'Euratom sarebbe stata poco più di un impegno dei sei P,aesi a cooperare genericamente in campo nucleare: è il Rapporto che fissa mete di produzione, stabilisce le linee fondamentali della collaborazione fra l'Euratom da un,a parte, e dall'altra parte la Gran Bretagna, gli Stati Uniti ed il Canadà, indica le scelte possibili fra i diversi tipi di reattori, afferma la priorità di certi investimenti nel campo nucleare rispetto agli investimenti nei settori dell'energia convenzionale, suggerisce criteri finanziari per stimolare l'iniziativa privata nella direzione voluta, spiega l'insostituibile ruolo dell'Euratom nell'organizzare l'approvvigionamento dei combustibili e nel costruire le imprese comuni necessarie al recupero dei prodotti fissili sussistenti nel combustibile consumato. Il Rapporto fissa in 15 milioni di Ktu di potenza instcdlata l'obiettivo di produzione per il 1967. [28] BiblotecaGino Bianco

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