banco di prova delle capacità di recupero dei nostri sindacati. 'Assisteremo, perciò, ,certamente, nei prossimi mesi, ad una fase assai vivace della vita del sindacalismo meridionale. Ciascuna delle tre organizzazioni farà sentire, in tale fase, il peso delle sue specifiche risorse: la CGIL, la sua minuta e profonda conoscenza dei singoli problemi, particolari e locali; la CISL, le sue spregiudicate tecniche associative; la UIL, l'entusiasmo dei suoi giovani e l'originalità dell'equilibrio politico-sindac~le che essa si sforza di conferire alla propria azione. Non è facile fare previsioni. Ma sarà, probabilmente, proprio la presenza della UIL a segnare il dato più importante della nuova fase. La presenza della << terza forza » - mentre pone le condizioni per un più equilibrato svolgimento della contesa fra i vari sindacati, offrendo una alternativa a quello comunista, ·che, sotto vari punti di vista, è più funzionale di quella offerta dalla CISL - potrà forse riuscire a colmare il vuoto costituito nel Mezzogiorno d,alla mancanza di basi operaie e contadine impegnate ad agire, in sede sindacale, come gruppo di pressione in appoggio alle direttive della politica democratica. [191 BiblotecaGino Bianco •
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