libertà ed iniziativa per gli assegnatari. Dato importantissimo, la CIS'L ha ravvis,ato il suo più diretto concorrente nell'azione sindacale fra le masse rurali non tanto nella CGIL, quanto, sostanzialmente, nella Confederazione dei Coltivatori Diretti, presieduta dall' on. Paolo Bonomi. In definitiva, il convegno napoletano della CISL ha rivelato che anche nel Mezzogiorno questa organizzazione rappresenta ormai una efficiente alternativa alla CGIL, e che i frutti della sua azione ·promettono di essere nel prossimo futuro tutt'altro che scarsi. Motivi di incertezza per l'osservatore permangono tuttavia in misura notevole. I problemi dei rapporti fra azione politica ed azione sindac.ale e fra sindacato e pubblici poteri hanno ricevuto formulazioni tutt'altro che perspicue. D'altra parte, due grandi tentazioni sembrano incombere tuttora sulla vita della Confederazione nel Sud: da un lato, quelle di isterilire la propria forza e capacità di studio e di lotta per la soluzione dei singoli problemi nelle prigioni costituite dai dati tecnico-statistici; d'altro lato, quella di sentirsi portatrice e banditrice di superiori esperienze in un ambiente disperatamente povero di ricchezza e di inziativ,a. Anche al sindacato il Mezzogiorno chiede, innanzitutto, una partecjpazione umanamente sofferta ai suoi problemi. * * * Ancor più di quello della CISL, il convegno della UIL, ultimo in ordjne di tempo (26-27 maggio scorsi), è stato libero dal condizionamento degli indirizzi seguiti nel passato. La giovane « terza forza >> del sindacalismo italiano, ha dovuto, infatti, affrontare, piuttosto che il problema di un rinnovamento della propria ,politica meridionale, quello dell'impostazione di un,a tale politica; e quello, ancor più urgente, di una adeguata strutturazione della propria presenza organizzativa nel Mezzogiorno, dove l'Unione si era, finora, solo marginalmente impegnata. Il convegno ha voluto quindi rappresentare il momento in cui l'Unione - dopo di aver raggiunto un ,alto grado di efficienza organizzativa e di prestigio nei grandi centri industriali del Nord e dopo di aver così provveduto, secondo la vivace espressione del Segretario Viglianesi, ad « assicurare le spalle » - passa ad affrontare una più generale battaglia contro tutto quel che di deteriore e di soffocante vi è nelle strutture della società italiana; e perciò, in primo luogo, contro la depressione economica e sociale del Mezzogiorno. [15] BiblotecaGino Bianco
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