_ .. In sostanza, un convegno, quello della CGIL, povero di spunti origi- . nali, che non può vantare al proprio attivo grandi risultati. Un significato potrebbe, tuttavia, avere la costituzione, in tale occasione decisa, di una Commissione per il Mezzogiorno, della quale è stato recentemente chiamato a capo l'on. Clemente Maglietta; nel senso che la revisione e l'approfondimento dei temi di lotta della Confederazione nel Sud, appena sfiorati nel convegno, potrebbero venir affrontati in tale sede, secondo un'esigenza critica della quale la figura dell'on. Maglietta darebbe affidamento. A noi, tuttavia, non se1nbra di poter passare sotto silenzio il fatto che, ancora una volta, i sindac,alisti socialisti si siano fatti vincere dal richiamo unitario ed abbiano rinunciato ad esercitare quella ista11za critica, della quale ad essi certo non man.cavano gli elementi, come è emerso - a tacer d'altro - dalla serie di articoli su Stato e Si11dacati nel Mezzogiorno apparsi sull'organo ufficiale del PSI in data di poco posteriore a quella del convegno. L',azione meridionale della CISL era stata retta finora da un documento elaborato dal Consiglio Generale della Confederazione nel luglio del 1954, nel quale tuttavia essa aveva ricevuto una formulazione assai vaga ed era rimasta sostanzialmente indefinita. La CISL, peraltro, non aveva mai smesso di occuparsene. Né poteva essere diversamente. Il problema rappresentava, infatti, una latente, ma non perciò meno grave, contraddizione potenziale alla radice stess,a dell'impostazione che la CISL aveva dato alla sua azione. Tale impostazione ripeteva la sua originalità da una visione del sindacato quale proveniva dai p,aesi democratici a più alta civiltà industriale; dove il sindacato affronta esclusivamente, o quasi esclusivamente, i problemi del miglioramento e del mantenimento della posizione dei lavoratori occupati, e solo in via subordinata è interessato al fenomeno dj vaste masse dislocate ai margini del moderno processo produttivo: che è un po' una situazione italiana, ma è, potenziata e disperata, la classic,a situazione meridionale. Come, dunque, conciliare termini così opposti? Come affrontare la concorrenza del sind,acato socialcomunista in una regione dove gli slogans di una elementare lotta di classe avevano una risonanza tanto più am·pia di quelli della contrattazione aziendale e dove il lavorare (comunque e dovunque) è un'esigenza determinante? [12] Bibloteca Gino Bianco I
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