un'idea del rapporto che a nostro parere sussiste tra la diffusione dei vari :Settimanali. Nel riferirle, avemmo cura di circondarle della « massima cautela », « dato che in Italia >> - scrivevamo testualmente - cc le cifre reali delle tir;.iture, e più ancora quelle delle vendite, sono un mistero impenetrabile. e quelle ufficiali, rilasciate dalle redazioni, sono spesso inattendibili » (Nord e .Sud, n. 29, pp. 53-54, in nota). In una lettera successiva a quella qui pubblicata, il Dr. Malgeri ci ha scritto che il settimanale da lui diretto può vantare una tiratura di 250.000 copie: controllabile presso la Federazione Editori e attraverso la UPA « che è incaricata da un gruppo di utenti pubblicitari di controllare le tirature dei maggiori settimanali ». Una corte<;e lettera di rettifica ci ha inviato ancl1e la signora Ottavia Vitagliano, titolare della casa editrice di Settimo Giorno. Rilevata l'obiettività delle nostre osservazioni a proposito del settimanale milanese, la Vita- _gliano ci fa notare che la tiratura di Settimo Giorno ascende in media a 190-200 mila copie, mentre noi -· come il lettore forse ricorderà - indica- ·vamo la vendita media di quella rivista in 100-110 mila copie. Non abbiamo alcun motivo specifico per estendere alle due cc rettifiche >> .che precedono i dubbi che formulavamo in linea generale a proposito delle cc cifre ufficiali rilasciate dalle redazioni ». Continuiamo a deplorare che in Italia non esista un organo veramente efficiente che metta i cittadini in grado di conoscere le tirature dei giornali. Fino a che un organo del genere non .sorgerà, discordanze e cc rettifiche » di questo tipo saranno inevitabili. .t nostra impressione che in questo campo l'U.P.A. e la F.I.E.G. - ci perdoni il -dott. Malgeri - possano giovarci solo fino ad un certo punto. N. A. / Bibloteca Gino Bianco [112]
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