... scolastica minima? Chi v,aluterà se non sia più giusto, oltre che più economico, che le unità scolastiche minime siano messe a servizio di più comuni fino ad essere complete di alunni? Le norme impartite dal Ministero della P. I. prescrivono, per ciascuna aula, dimensioni comprese fra i 30 e i 45 mq., proporzionate in ragione di 1,20 mq. per alunno. Questo significa che l'aula da 30 mq. potrà accogliere 25 alunni e quella di 45 mq. potrà accoglierne invece 38 e si può supporre facilmente che l'aula per 38 alunni risulterà più economica di quella per 25. È evidente quindi che, se l'unità scolastica minima ed economie.a dovesse risultare quella ipotizzata di 10 aule, per saturarla occorrerebbe una popolazione scolastica compresa fra 250 e 380 alunni: e questo corrisponde a popolazioni di 2.100 e di 3.100' abitanti. Sugli 8.000 Comuni d'Italia ben 3.800 circa non raggiungono i 2.000 abitanti. Ma tra questi ve ne sono 750 che non raggiungono i 1.000 e tra questi ultimi, più di 100 non raggiungono addirittura i 500 abitanti. Nelia Italia settentrionale molti di questi piccoli comuni sono dotati di attrezzature scolastiche eccedenti; nel Mezzogiorno non solo i piccoli, ma anche· gli altri, sono scarsamente dotati o risultano del tutto privi di aule. Si pensi, . poi ai problemi che si pongono nei paesi con numerose frazioni. Bisognerà pure domandarsi se, in un paese non certo ricco, sia opportuno provvedere di scuola ogni singolo comune, o se non sia viceversa il caso di dotare un gruppo di questi piccoli comuni di una sola unità scolastica, in posizione baricentrica, e provvedere al quotidiano trasporto degli alunni ... Io non posso qui dare una risposta a questo quesito, perché il problema non è stato approf andito. Come ho detto più innanzi, non posso che esporre la problematica che pone il piano. Il piano prevede la costruzione di t1n numero di aule proporzionato allo sforzo che lo Stato ha ritenuto di poter sostenere. Ma il piano richiede anche la costituzione di un Ente di attuazione, che affronti e risolva le difficoltà che si sono dimostrate insormontabili d,a parte di numerosi singoli comuni. Io credo che ciò sia indispensabile, proprio per ottenere il migliore ·e più economico risultato. L'Ente di attuazione dov,rebbe, nei primi due anni di esercizio, far funzionare un ufficio studi che possa offrire, al termine del biennio, una o più possibili soluzioni dei numerosi problemi relativi alla distribuzione, alla individuazione delle unità scolastiche ed .alla [98] Bibloteca Gino Bianco
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