Nord e Sud - anno IV - n. 30 - maggio 1957

La città settentrionale e la campagna meridionale di Francesco Compagna La campagna italiana, o meglio quella gran parte di essa che appare più sofferente, perchè deve affrontare problemi di difficilissima soluzione, è ancora soffocata, dove più dove meno, sotto il peso delle eccedenze demografiche; così le province interne e quelle alberate del Mezzogiorno e delle Isole, le regioni alp,ine e appenniniche, prealpine e preappenniniche, il Veneto, una buona parte dell'Emilia, le valli del Piemonte e della Lombardia. In pari tempo corre più imperioso di una ·volta per tutte le campagne, portato dal cinema, dai nuovi mezzi di trasporto, dalla radio, dalla televisione, dalla sia pure lenta espansione del moderno mercato economico, il richiamo della città. Di qui, dal peso dell'eccedenza demografica sui campi e dal più imperioso richiamo della città, la sempre più forte spinta all'esodo rurale. Qua e là, di fronte a questo fenomeno, si levano grida di allarme·; si parla erroneamente di «spopolamento>> delle campagne, che è il caso della Francia, e ora anche della Germania, ma certo non dell'Italia; si considera con estrema preoccupazione il fenomeno e le dimensioni che esso viene assumendo, ma quasi sempre dal punto di vista della città, dei problemi che l'esodo solleva nelle sedi della sua destinazione, non dal p11nto di vista della campagna, dei problemi che l'esodo allevia, se non risolve, là dove esso prende origine; si invocano infine i provvedimenti atti a fermare, o per lo meno a frenare, la spinta che alimenta le correnti di emigranti che dalla · campagna muovono verso la città, senza che ci si avveda che quei provvedime11ti ci sono e non valgono a frenare un moto inarrestabile, e, peraltro, contraddicono alla lettera e allo spirito della Costituzione. E di qui, da tutte queste lamentazioni e invocazioni, si sviluppa anche una polemiCa, spesso [7] Bibloteca Gino Bianco

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