innanzi riportata dipendono dalla variabilità della quota di capitale cir.. colante richiesta nei diversi settori a parità di investimenti fissi. Nelle industrie manifatturiere esso ammonta mediamente ad un quarto degli investimenti fissi, ed eguali proporzioni si riscontrano nel caso delle attività ausiliarie e varie: 11elsettore delle cave e miniere ed in quello dei trasporti, invece, il fab•bisogno di circolante è mediamente pari all'8,5 ed all'l,2 per cento. \. Anche nel settore dell'energia elettrica - che comporta, come è noto, elevati investimen.ti fissi - si present.a un fabbisogno di circolante relativamente basso (inferiore al 4%): il dato medio per impianto concernente i capitali fissi è in questo settore il più elevato, superando i 4 miliardi di lire. Mediamente, invece, le industrie manifatturiere assorbono circa 294 milioni di lire ad impianto: seguono poi le attività ausiliarie e varie con 155milioni, i trasporti con 126milioni, e da ultimo le cave e miniere con 41 milioni di lire per impianto (29 ). La preminente importanza del settore delle industrie manifatturiere· è ancor più manifesta per ciò che riguarda l'occupazione, che viene assorbit.a per oltre il 98,5% dai << nuovi impianti >>apparten·enti a questa categoria; nel settore dell'energia elettrica trova occupazione 1'1% delle unità lavorative addette ai << nuovi impianti »; le rimanenti unità lavorative si distribuiscono in percentuali minime tra gli altri tre settori industriali. Sempre tenendo presenti i limiti della rappresen~atività dei dati disponibili per i diversi settori d'industria, è interessante osservare che l'occupazione. nelle industrie manifatturiere è in media di cµ-ca67 unità per << nuovo impianto>>,nelle ausiliariee varie di 28 unità, nelle cave e miniere di 23, nelle elettriche di 20 e nei trasporti di 9 unità lavorative. Da qt1iantosopra rilevato deriva che la media di capitale fisso richiesta per posto di lavoro nel settore degli imfnanti elettrici è di gran lunga superiore all'analoga media richiesta negli altri settori; 166 milioni di lire contro 15 milioni pei trasporti, 5 milioni e mezzo per 'le ausiliarie, 4,4 milioni per le manifatturiere e 1,8 milioni per le miniere. I ( 29 ) Non• bisogna dimenticare che - dato il limitatissin10 nwnero di casi presenti in questo settore (appena 2) - i dati medi ad esso relativi hanno scarsissimo significato. f85] ·' Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==