come una nuova dimensione ad una lotta politica in apparenza stagnante: e che questi sentimenti erano un dato politico di cui i vari dirigenti socialisti dovevano tenere il massimo conto, poichè dalla frustrazione delle attese e delle speranze potevano derivare risultati impreveduti e calamitosi. Ciò vale ancora oggi, per quei dirigenti socialdemocratici che si mostrano tiepidi e;, irresoluti, o che magari, pur valutando esattamente i tempi della operazione, no12ne valutano altrettanto esattamente le modalità. Quando si dice, ad esempio, che l'unificazione si potrà fare solo dopo le prossime elezioni si p1,1,aònche dire una cosagiusta: ma è chiaro che a quelle elezioni non si potrà arrivare aggiungendo ai dieci anni di polemiche un anno di beghe. A noi sembra, tuttavia, che la parte prevalente degli errori sia nel PSI. ' Se è vero che qualcosasi è messo in motnmento nel PSI, è vero altresì che non tutto si è messo in movimento nella direzione giusta. La mitologia classistache la più parte dei dirigenti del PSI adora ancora come il vitello d'oro non è soltanto un foniite di errori ideologici, è anche il sintomo, di un fatto di estrema importanza: che quei dirigenti sono ancora dominati da stati d'animo, dai sentimenti dei loro nonni. Bevan, che non è certo un testimone sospetto, si meravigliò a Venezia al ta11toparlare di classe che si faceva dai socialisti e osservò che u12partito il quale aveva vocazione di governo doveva parlare per il paese e non per la classe. Qui era espressain maniera indiretta la constatazione dell'involuzione mentale e politica che è ancora attuale tra molti dirigenti· nel PSI, e che sterilizza la politica di tutto il partito. L'on. Nenni e i suoi amici erano partiti, nel disegnare le linee di un nuovo corso politico del PSI, da una diagnosi della con,giuntura italiana, da un'analisi del comunismo e della sua natura, da una osservazione dei mutamenti mondiali e innanzitutto di quelli del socialismo nei più progrediti paesi del mondo, che erano ancora imprecisi e sommari, ma nelle quali v'era un nocciolo di verità essenziale. L'involuzione storica della rivoluzione sovietica; la logica ferrea che porta la dittatura del proletariato ad una dittatura tout court; l'inadeguatezza assoluta, anche sul piano della politica delle cose, delle formule comuni·stiche alla situazione italiana; le lezioni della socialdemocrazia occidentale: tutto questo? magari non elaborato, non portato alle logiche conseguenze, trovava posto nei discorsi di Nenni e dei sui amici. Che cosa hanno opposto gli altri, gli « antinen- [5] Bibloteca Gino Bianco
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