po di giovani, avendo come modello ideale il circolo Petofi. di Budapest, si propose di « democratizzare l'apparato ». In occasione del Congresso della Sezione Vomero del PCI, i gio,vani vomeresi riuscirono a1d eliminare i vecchi dirigenti tra cui l'editore Macchiaroli, poi ritornato in auge. Il giovane Enzo Pelella, Segretario del Circolo Curiel, entrò nella segreteria giovanile provinciale ed altri esponenti del gruppo vomerese furono coptati negli organi direttivi. Venne redatta una mozione « antistalinista n ed inviata a Nuova Generazione (anno I, n. 5), organo ufficiale della F.G.C.I., che la pubblicò tagliando la parte in cui si dava un giudizio favorevole sulla politica di Gomulka, e nella quale si criticava « la tendenza a lim,itare il processo di democratizzazione ·all'interno del PCI e della F.G.C.I. esclusivamente ad una discussione pi.ù ampia o ad una ricerca di nuovi metodi elettorali, evitando così il problema centrale che è quello di una elaborazione ed attuazione collettiva della vita politica » e si affermava « che alcuni atteggiamenti che frenano il rinnovamento democratico all'interno del partito... sono dovuti principalmente ad u11a scarsa fiducia, completamente ililgiustificata, nella capacità di giudizio e di scelta politica della base »; si qualificava, infine cc fatto positivo ogni iniziativa che, muovendosi all'infuori dei blocchi, proponga ai paesi europei una nuova politica di pace e di collaborazione ». I « vomeresi » tra l'altro, invitarono Carlo Meana, della Direzione Nazionale della F.G.C.I. e condirettore di Nuova Generazione a tenere una conferenza sulle « democrazie popolari ». La politica sovietica venne tacciata di sciovinismo, venne riconosciuto, se pur con cautela, il regime di terrore poliziesco e di sfruttamento economico vigente nelle « democrazie popolari ». ~-~ Il conferenziere era indiziato di << anticonformismo », tanto che, a tenerlo d'occhio, fu mandato da Roma un altro membro della direzione giovanile, il già menzionato Romano Ledda, il quale, rispondendo ad alcuni interventi, che avevano sviluppato in termini chiari le tesi di Meana, invece di addurrè argomenti, lanciò scomuniche: « Se tu dici questo non sei più un marxista »; « fra le tue parole e il comunismo c'è una classe » e cosi via. A suo merito possia1no ricordare che non chiamò nessuno « nemico del popolo ». Per dovere di cronaca, aggiungeremo che Carlo Meana è stato recentemente estromesso dalla direzione di Nuova Generazione, e sostituito da Renzo Trivelli. Mentre scriviamo, la situazione della F.G.C.N. continua ad essere caratterizzata da una certa volontà di rinnovamento, viva in special modo nel suo gruppo dirigente. Nella segreteria provinciale giovanile prevalgono gli elementi orientati verso la trasformazione della F.G.C.I. Gli obiettivi che l'attuale gruppo dirigente mira a raggiungere pare siano una maggiore autonomia nei confronti del Partito, una più accurata qualificazione politica dei « quadri medi » (attraverso corsi di partito, diffusione di libri, ecc.) e una progressiva eliminazione di tutto quel bagaglio di formule [63] B~blotecaGino Bianco
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