opportuno trovare modo di evitare che dai genitori venga sempre scelto il corso di studi più lungo (liceo-u,niversità) per sfruttare il vantaggio economico per un maggior numero di anni, indipendentemente dalle attitu,dini dei giovani, ed accrescendo l'inflazio,ne liceale. Come si vede, i problemi scolastici sono troppo strettamente connessi a vicenda per potersi illudere di risolverne uno ignorando gli altri. Sicchè, per avviare il ,lavoro bisognerebbe - a nostro parere - comi.nciare a stabilire u·n criterio di priorità secondo cui esaminare e poi rendere operanti sia la scuola media d'obbligo sia gli aiuti ai meritevoli. La linea generale delle priorità - a scadenza prefissata - potrebbe essere di questo tipo: I) istituzione di tutte le classi elementari in tutte le località che non le abbiano a tutt'oggi. Bisognerà abolire l'enorme disagio provocato dalle ·pluriclassi; bisognerà costruire le aule che mancano e riadattare que1le indecenti, e rendere praticabili le strade che conducono alle scuole; e mandare maestri esperti ai corsi popolari e alle sedi cc pericolose » per le maestre g10vinette, e pagarli in misura adeguata ai maggiori disagi; 2) istituzione di convitti-premio a co,ncorso, dove i migliori possano continuare gli studi, ognuno nel ramo in cui più ap1 pare versato; 3) costruzione di scuole statali con precedenza a quelle site nel raggio d'azione dei convitti; 4) finalmente, quando tutto questo già fosse realizzato e ci fosse garanzia che le capacità e gli interessi suscitati non dovranno disperdersi invano, si. potran,no istituire le residue tre classi obbligatorie che dovrebbero essere di tipo multiplo, con molte materie, tra cui l'alunno, do,po un periodo di osservazione, potesse scegliere quelle a lui p,iù congeniali. Se il legislatore decidesse invece che ,la scuola media obbligatoria dev'esser formativa o orientativa, non tecnica, sarebbe indispensabile farla seguire da una scuola di lavoro e di qualificazione, anch'essa gratuita, per i ragazzi al di sopra dei 14 anni. Altrimenti chi oblbedisce all'obbligo scolastico medio si troverà in isvantaggio rispetto a chi non lo seg11e,nel senso che egli entrerà, dopo 3 anni di studio, in quella stessa catego,ria di avventurieri del lavoro, 110nqualificati, in cui gli evasori scolastici entrano, bene o male, 3 anni prima. Effettivamente, un corso medio, obbligatorio e gratuito, costituito ,da una . scuola formativa, di 3 anni e da un'altra di lavoro, sarebbe giovevole alla 11ostra satola; tra l'altro, permetterebbe che la scelta del lavoro fosse fatta in età più consapevole. Ma, questo sistema, che in altri paesi funziona da decenni può essere applicato in Italia - lo ripetiamo - soltanto in un prosieguo di tempo, quando si siano sanate altre e più gravi deficienze del nostro ordinamento scolastico. VITTORIA 0MODEO [57] Bibloteca Gino Bianco
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