Nord e Sud - anno IV - n. 30 - maggio 1957

preminente linea frontista delle due federazioni maggiori, quelle di Napoli e di Salerno. T.ale frontismo era peraltro frutto a Napoli di una consapevole adesione alle tesi leninistico-gramsciane, sotto la guida dell'elemento di maggiore spicco, l'On. Francesco De Martino; invece a Salerno era frutto di un ortodosso allineamento sulle posizioni morandiane, continuandosi dall'On. F~ancesco Cacciatore la tradizione di sinistra socialista instaurata dal defunto fratello On. L11igi. Ora la federazione napoletana, sempre sotto la guida e il controllo dell'On. De Martino, appare chiaramente spostata su una linea, che vuol tenere presenti << le esperienze del movimento operaio occidentale » e mira, con l'unificazione socialista, << a determinare un'alternativa democratica alla politica centris~a », ritenendo che << le forme frontiste della politica unitaria non sono corrispondenti alla realtà attuale>>. In tale contesto il richiamo .alla « solidarietà ed unità di classe » assume, evidentemente, un rilievo di secondaria importanza; ed il cammino percorso dalla federazione napoletana appare sempre assai notevole, anche se, nel campo dell',azione meridionalistica viene ma11tenuto, come abbiamo già notato, il richiamo ad un « impegno permanente del partito alla stregua delle conquiste e delle esperienze del Movimento della Rinascita criticamente elaborate». Quasi a contrasto, la mozione salernitana appare ancora più rigida nella formulazione dei temi frontisti ad essa tradizionali, in ct1i l'operazione unificatrice viene qualificata co1ne un episodio di politica contingente che non altera, « anche senza patti scritti >>,la sostanza dei rapporti tra P.C.I. e P.S.I. Attorno alle due federazioni maggiori si sono, come al solito, disposte quelle minori: Caserta, allineandosi, con qualche reticenza su Napoli; Avellino, con maggiori coincidenze, su S,alerno. Quanto a Benevento (la più debole delle federazioni campane) essa, mentre fa parte della circoscrizione elettorale salernitana, ha poi legami politici e civili più stretti con il centro napoletano; donde qualche incertezza della sua posizione odierna, pur orientata, sostanzialmente, nel senso dei doct1menti ufficiali del partito. Il socialismo pugliese, che negli anni scorsi appariva caratterizzato da · una articolazione dei suoi quadri provinciali su posizioni aderenti alla linea ufficiale del partito, interpretate spesso con una malcelata nostalgia frontista, - maggiormente evidente nel caso dei dirigenti foggiani, - ha ribadito in occasione del congresso le sue precedenti impostazioni, sfu~ndo forse di qualche tono Foggia il suo sottinteso frontista, acquistando Brin- [32] Bibloteca Gino Bianco

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