Ma prima sarà opportuno sgombrare il campo da un equivoco, volontariamente coltivato da alcuni, involontariamente subìto da altri. È stato detto che la politica di sviluppo del Mezzogiorno è una politica molto costosa. Si è parlato pure di << leggi di privilegio>> per il Sud, che sarebbero tanto più ingiustificate quanto più folta e continua si viene facendo la corrente di emigranti che dalla campagna del Sud si dirigono verso le città del Nord, creando a queste ultime gravi e difficili probemi amministrativi politici sociali. << Leggi di privilegio » : a che cosa ci si riferisce con questa espressione? Forse alla << legge speciale» elargita per Napoli, o a quella per la Calabria, o a quelle richieste, con agitazioni promosse non tanto dal campanilismo di destra quanto dalla spregiudicatezza demagogica dell'opposizione comunista, per Roma, Bari, Taranto, Palermo, ecc. Noi, napoletani, ci siamo opposti alla « legge speciale» per Napoli e ci opponiamo, non per ragioni di spesa ma per ragioni di metodo, a ogni distribuzione di leggi speciali per città, regioni, province, e magari collegi elettorali. Perchè noi vogliamo che la politica meridionalista non sia una politica dispersiva di palliativi, o, se si preferisce, di privilegi, ma una responsabile politica coordinata per settori, a sua volta coordinata con la politica nazionale dello sviluppo. I problemi di Napoli, R(oma, Palermo, Bari, Taranto, ecc. vanno inseriti appunto nelle prospettive di una tale politica. « Fu u·n errore >>,scrivemmo fin dal 1955, « elargire la legge speciale per Napoli invece di fissare le linee per una vera e propria politica della città nel quadro della Cassa per -ilMezzogiorno >>.E così dicemmo che, più seria di una legge speciale per la Calabria, << sarebbe stata una intensificazione della politica·delle acque e dei .boschi, sempre nel quadro della Cassa». Ai comunisti, poi, che guidavano l'agitazione per queste leggi speciali, sapendo di mettere così iiì difficoltà il governo, e che ci accusavano di fornire con il nostro atteggiamento una copertura all'inerzia governativa, facemmo notare come questa agitazione per le << leggi speciali » venisse a confermare la giustezza del giudizio che di loro aveva dato recentemente Gaetano Salvemini: « i comunisti cercano dovunque i punti di appoggio per sollevare il più esteso malcontento possibile, e non per proporre rimedi che attenuino il disagio; e in quel lavoro, per reclutare comunque malcontenti, promettono tutto a tutti, anche se quel che fanno sperare agli uni fa a pugni con quello che fanno sperare agli altri>>. Queste furono e sono dunque le nostre posizioni rispetto alle << leggi [17] Bibloteca Gino Bianco
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