allontanava così sullo sfondo di quel periodo della lotta politica italiana che prese il nome da lui; l'ossequio dei compagni di lotta e la polemica degli avversari potevano cominciare a lasciar posto alla serenità di un giudizio. Il senso dell'equilibrio e della misura furono sempre a fondamento della condotta politica di questo uom.o di Stato, e la base della sua autorità, che fu, fìno alla morte, indiscussa. Questo retaggio di moderazione è forse dei più preziosi contributi che l'uomo possa vantare nella sua opera di << ricostruzione ». Le esortazioni che egli muoveva al suo partito a saper temperare le tendenze a trarre tutti i frutti dalla vittoria del 18 aprile 1948, si leggeranno sempre con vantaggio da chi vada in cerca di ispirazioni sulla vita politica in Italia, ove il vivere civile in libertà e con i metodi e le forme dell'autogoverno non ha radici di antica tradizione. E nel processo delle valutazioni storicistiche doGIULIO ANDREOTTI: De Gasper-i e il suo tempo, Milano, Mondadori, 1956. Un uomo che fu molto vicino al De Gasperi nella sua attività politica, e di lui fu collaboratore in diverse formazioni governative, Giulio Andreotti, ha dedicato alla personalità dello Statista una hiografìa, che per i primi anni è condotta su documenti e fonti di stampa e per gli anni successivi alla Liberazione su ricordi ed esperienze personali. Questo scritto d'una persona che ebbe rapporti vrà entrare anche l'apprezzamento per l'opera di chi seppe accettare e dignitosamente praticare una collaborazione in difficile condizione di potere politico. Le ansie dell'estremo periodo di vita dello Statista per i destini della Comunità europea di difesa (C.E.D.), determinate dalle diffitoltà che da parte francese ne preannunciavano il fallimento, hanno qualche riflesso nelle pagine dei discorsi. La storia di dieci anni di vita della nazione italiana, dai giorni pieni di entusiasmi e di speranze luminose della Liberazione di Roma a quelli di tensione interna vivissima degli anni di elezioni, sarà scritta allorquando il passare del tempo e lo sviluppo delle situazioni permetterà l'esercizio della critica storica: per chi si accingerà a rievocare quel tempo questi discorsi di partito di De Gasperi potranno giocare il ruolo di una efficace ed appassionante doc·J1nentazione. R. P. C. di collaborazione con lo Statista può sopperire, in certo qual modo, alla carenza di quelle testimonianze che il De Gasperi avrebbe molto probabilmente offerte in pubblicazioni memorialistiche, ove non fosse stato tolto ai viventi a breve distanza dal giorno in cui la sua attivività governativa ebbe termine. Il libro acquista appunto questo carattere minutamente documentario quando tratta dei momenti di crisi di governo, perchè espone dati di fatto che la cronaca non può . registrare. [118] Bibloteca Gino Bianco
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