de oggi in Germania, in Svizzera, in Inghilterra, ed anche negli organismi internazionali come l'ONU e l'UNESCO. È un problema, quello che le sta a cuore, che interessa metà delila razza umana. È un HANS H"INTERHAUSER: ltalien zwi,schen Schwarz und Rot. Kohlhammer editore, Stoccarda, 1956. Quanto è ricca la letteratura tedesca sull'Italia come paese di bellezze artistiche e naturali, come << patria di Dante » ( solo questo poeta è noto lassù), come terra di forti impressioni estetiche e sentimentali, tanto essa è povera di documentazioni sui suoi problemi politici, economici -e sociali. Ciò vale in particolare per gli ultimi anni: la Germania del dopoguerra ha rivolto il suo vivo interesse sui Paesi .da cui essa, sconfitta e in molti campi arretrata, più aveva da imparare; in seguito si aggiunse lo studio dei Paesi importanti come potenziali mercati o come partners commerciali. Poichè l'Italia non rappresenta agli occhi dei Tedeschi nè il primo nè il secondo caso (malgrado l'intensità dei commerci tra i due Paesi), la letteratura tedesca si concentra su quella -che per loro è la maggiore industria italiana: la produzione di felicità (turisn1.o, con annessa cultura e gioia di vivere). La Bibbia per / talienreisende ( viaggiatori in Italia) di una certa cultura è una raccolta di saggi in cinque volumi di Kasimir Edschmid, epigono dei grandi scrittori di viaggi in Italia come Gregorovius; la maggior parte delle letteratura è su un livello ben più basso. Un fenomeno problema del quale le donne non hanno • ancora coscienza. Ma L'Italiana in Italia non è rivolto solo alle donne, è un libro che interessa gli uomini, su questioni della loro stessa vita. V. F. del tutto isolato è, ali' altro estremo, il ponderoso e vastissimo volume di Friedrich Vochting: << Die italienische Sud- /rage » (La questione meridionale italiana), apparso nel 1951 e frutto di decenni di studi. Il lungo silenzio sull'Italia d'oggi è stato finalmente rotto dall'apparizione di un libretto il cui solo titolo è già un programma, benchè piuttosto incomprensibile per il lettore tedesco medio: « / talien ztvischen Schwarz und Rot ~ (<< Italia tra nero e rosso »), di Hans Hinterhauser. Il libro non avrebbe forse trovato un editore, se in una collana, in cui Golo Mann aveva già scritto sull'America, non fosse sembrato giusto includere anche un libro sull'Italia; lo stesso motivo ha permesso la pubblicazione di un'altra delle scarsissime opere recenti in materia: << Kleine Geschichte ltaliens » (<<Piccola Storia dell'Italia»), di Josef Schmitz van Vorst, apparsa nel 1954 in una serie, appunto, di piccole monografie storiche nazionali. La necessità di adeguarsi ad una collana di piccolo formato e di intenti informativi costringeva Hinterhauser a comprimere in 200 pagine e 12 capitoletti tutta una rassegna dell'Italia del dopoguerra, politica e culturale. La personalità vigorosa dello scrittore non ne rimane tuttavia soffocata: egli preferisce espli- [1131 Bibloteca Gino Bianco
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