Nulla sembra vi sia di particolare da rilevare circa l'ampiezza medìa (in termini di investimenti fissi) degli << ampliamenti >>: i dati, comunque, figurano in Appendice. 13. - Procedendo or,a ad ordinare le varie classi di industria in base al rispettivo apporto percentuale all'occupazione complessiva nelle industrie manifatturiere, si ha la tabella 9. TABELLA 9 RIPARTIZIONE DELLE UNITÀ LAVORATIVE OCCUPATE PER CLASSI D'INDUSTRIA MANIFATTURIERA ( Ampliamenti) I Numero Unità lavorative Classi di industria degli (in %) impianti 1. Alimentari • • . . • . . . . 164 21,8 2. Meccaniche . • . . . • . • 44 19,0 3. Trasf. miner. non metallici • • . 70 18,6 4. Legno • . • • • • • . • • . 34 9,9 5. Poligrafiche e affini . . • • . 18 8,5 6. Chimiche e affini • • • • • . 24 8,1 7. Tessili • • • • • • • • • • • 7 4,9 Totale 7 classi • • • • 361 90,8 Al tre classi • • • • • . • • . 31 9,2 TOTALE MANIFATTURIERE • • • 392 100,0 Rispetto a quanto osservato in base alla ripartizione dei fin,anziamenti e degli investimenti, vedono crescere la loro << importanza » relativa le industrie meccaniche, poligrafiche e tessili, nonché - in misura più ridotta - quelle del legno e quelle appartenenti alle « ,altre classi»; diminuisce notevolmente l'importanza sia delle industrie alimentari ed affini sia di quelle chimiche. Da osservare che le prime tre classi della tab. 9 sono anche le prime tre classi della tab. 6, quantunque la relativa disposizione sia modificata: sia nel caso di «ampliamenti» che in quello di << nuovi impianti», queste classi assorbono da sole oltre la metà delle unità lavorative occupate nelJe industrie manifatturiere. Non è il caso di soffermarsi - per motivi più volte ripetuti - sul- [99] Bibloteca Gino Bianco
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