Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

se si osserva la classificazione delle famiglie operata in base all'attività del capofamiglia. Di fronte a 121 famiglie di conduttori non coltivatori, e amministratori agricoli (con un totale di 592 componenti), a 811 di con-. duttori coltivatori, e lavoratori in proprio (componenti 4.233), a 4 di coadi1-1vanti (16 comp.), a 27 di dirigenti e impiegati (115 comp.), in agricoltura; e a 583 famiglie di amministratori e liberi professionisti (2.658 comp.), a 1.836 di lavoratori in proprio (8.288 comp.) a 29 di coadiuvanti (127 comp.) a 2.848 di dirigenti e impiegati (11.731 comp.) negli altri rami di attività economica, stanno 393 famiglie di salari.ati (1.768 comp.) in agricoltura, e 4.463 famiglie (20.378 comp.) nei rimanenti rami. Un altro indizio della reale situazione di Lecce è l'indice di affollamento dei vani d'abitazione. Tale ind'ice, che per l'Italia era, nel 1951, di 1,31 ab. per vano, per Lecce era di 1,46, (non considerando i 241 alloggi di fortuna, baracche e simili, ospitanti 863 persone). Situazione tuttavia discreta se paragonata P quella di tanti altri centri del Sud (citiamo a caso: Saler110 1,83, più 3.435 baraccati e simili; Bari 2, I?iù venticinquemila baraccati; Napoli 2,02 più trentamila persone come sopra; Brindisi 2,11 più quattromila come sopra; Foggia 2,22, più 10.373 come sopra; Tlaranto 2,29, più quindicimila come sopra). Altri indici di una condizione d'inferiorità rispetto al Centro-nord, ma di relativo benessere rispetto al Sud, è il numero dei telefoni installati (2.200) e il numero già ricordato degli automezzi e motomezzi circolanti. Analoghe considerazioni sono suggerite dal tono con cui si svolge la vita cittadina. ·Lecce ha otto cinematografi stabili (di cui quattro sono cine-teatri; alcuni hanno locali modernissimi) e ben sette arene estive. I cinematografi appaiono sempre affolìati: ma è meglio lasciar parlare le cifre. Secondo una pubblicazione della SIAE (5 ), nel 1955, nei cinematografi di Lecce, si sono avuti 3.790 giorni di spettacolo, con 2.255.860 ·biglietti venduti ed una spesa, da parte del pubblico, di lire 348.229.004: la quota per abitante è stata quindi di lire 5.455,5. Occorre tener presente che i cinematografi di Lecce, nei giorni festivi e di mercato o fiera, sono frequentati anche da spett;itori di provincia; c_omunque la spesa per abitante ~- in Lecce ,superiore alla corrispondente spesa med.ia dei capoluoghi di provincia di tutta Italia (lire 5.302,8). Invece, nel resto della provincia, la spesa è stata · ( 5 ) SIAE, << Lo spettacolo in Italia - Annuario statistico anno 1955 », Roma 1956. [92] ' BiblotecaGino Bianco

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