Colpisce in primo luogo l'osservatore, la curva ascensionale della popolazione. Come la più parte delle città dell'Italia meridionale, dopo una notevole espansione nel sec. XVI, Lecce vide diminuire notevolmente i suoi abitanti tra la metà del XVII e la metà del XVIII; m.a dalla metà del Settecento in poi la ripresa non ha avuto soste. Nel 1861, nel primo ce.nsimento dopo l'Unità, Lecce denunciò 21.345 abitanti: nel 1901, 32.687; nel 1921, 39.290; nel 1931, 46.782; nel 1936, 49.261; al 31 dicembre 1947 si era già raggiunta la cifra di 60.755. Causa dell'increme_nto il costante supero dei nati sui morti (l'incremento naturale nel quinquennio 1935-39 fu del 14,7%) con un'unica eccezione intorno al 1943. Di questi 63.831 ab., 56.937 risiedono nel centro urbano, 1.807 nei <<nuclei >>/ 5.087 nelle case sparse della campagna suburbana: a differenza di quanto si riscontra negli altri comuni dèl Salento, infatti, gli agricoltori di Lecce vivono in buona parte in abitazioni isolate. La distribuzione della popolazione attiva secondo le varie attività esercitate è il risultato combinato del più ampio quadro economico salentino, e dell'essere Lecce capoluogo di provincia. Così, secondo i dati raccolti dall'ISTAT in occasione del censimento 1951 (4 ), sono addetti ;id agricoltura caccia e pesca, come indipendenti, 153 conduttori non coltivatori, e altri amministratori, e 848 conduttori coltivatori, e altri lavoratori in proprio; come coadiuvanti (parenti e affini) di indipendetiti, 1.355 persone; come dipendenti, 33 dirigenti e impiegati, e 855 « ~Itri >> (braccianti ecc.). In totale, 3.244 persone, maschi e femmine. Sono addetti ad ' altri rami di attività economica: come indipen,den,ti, 797 amministratori titolari di azienda, e liberi professionisti; 2. 41O lavoratori in proprio (arti- · giani, piccoli industriali ecc.); come coadiuvanti di indipendenti, 444; come dipendenti, 4.674 dirigenti e impiegati (privati e pubblici), e 11.514 <<altri» (operai, tabacchine, commessi ecc.). Totale 19.839. Prevalenza dunque delle attività impiegatizie, commerciali e artigiane, I su quelle propriamente agricole. E cospicua presenza di professionisti e di impieg_ati, in rapporto alle altre attività produttive: dovremo ricordarcene quando cercheremo di chiarire la particolare psicologia politica dei leccesi. La sproporzione tra le varie categorie economiche appare ancor più marcata ( 4 ) 1STAT, << IX censimento generale della popolazione», 4 nov. 1951, vol. I, Dati sommari per Comune, fase. 74, Prov. di Lecce - Roma 1955. [91] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==