per i mezzadri-coloni. Quanto alla riforma fondiaria in corso di attuazione in ·varie zone del Salento, è ancor troppo presto perché si possa vederne, o prevederne, gli effetti durevoli. b) i"l capoluogo Posta a 12 km. dall'Adriatico e a 24 dallo Jonio, a 40 da Brindisi e a 84 da Taranto, senza rivali in provincia quanto a numero di abitanti e ad intensità di vita, Lecce in parte ripete il qua,dro economico-social1e della penisola salentina, in p.arte ne diverge. E' costituita da un solo <<centro abitato>>, più 13 <<nuclei», e molte case sparse nella campagna. La quale campagna è lavorata a giardino e a colture ortensi vicino lal centr1 0 urbano; a seminativo e a pascolo (per la natura del terreno già paludoso e poi bonificato) verso l'Adriatico (bonifica di S. Cataldo); a cereali e tabacco, e poi a uliveto e vigneto nel resto. L'industria ha prevalente carattere artigianale sia nel concentrico (industria molitoria, poligrafica, della ceramica, del .. vetro, della lavorazione del legno, delle marmellate «cotognate>>, della manifattura tabacchi), sia nelle campagne (vinicola, olearia, casearia). Il colore locale è rappresentato dalla fabbriçazione, tradizionale in Lecce., di statue, .figurine e giocattoli di cartapesta. Attivo è il commercio, soprattutto vinicolo e oleario. La funzione economica di Lecce è ~nzi quella di. esse.re il centro commerciale del Salento; funzione che si esplica specialmente in occasio11edei due mercati settimanali del lunedì e del venerdì, e di alcune fiere. Con le risorse offerte da questa base economica, la cui area è di 238,41 kmq., vivono, o dovrebbero vivere, i 63.831 abitanti (residenti) registrati dal censimento del 1951. <<Dovrebbero» vivere: giacché un capoluogo di provincia contiene alcuni gruppi sociali - la burocrazia degli uffici provinciali, per es,, i proprietari terrieri non coltivatori, immigrati dalla provincia nel capoluogo perché ivi attratti dal richiamo della vita cittadina, la borghesia dei rappresentanti, concessionari, commercianti all'ingrosso ecc. - che traggono le proprie risorse da un'attività non strettamente connessa con i bisogni della vita del comune, o da un'area economica in buot1ia parte extracittaidina (per questo motivo un capoluogo di provincia non è 1 .I'osservatorio più indicato per studiare la situazione sociale della provincia, nè vale come campione rappresentativo dei comuni circostanti). [90] , BiblotecaGino Bianco
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