Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

miliardi e 377 milioni di lire: il 38 per cento del numero dei vani ed il 51 per cento del valore (si noti la differenza fra le due percentuali, che dimostra in quale enorme misura le cooperative fra privati gravino sui fondi e sui .finanziamenti destinati all'edilizia popolare). Alle coopera_tive romane, sugli 82 miliardi e 377 milioni di lire delle costruzioni ultimate o in corso delle cooperative di tutta Italia, sono attribuiti 33 miliardi e 98 milioni: il 40 per èento. Q·uesta è certamente una delle fo1rme più caratteristiche della politica ro1nana di accentramento; non solo le cooperative si tagliano la fetta più grossa della torta dei finanziamenti e degli stanziamenti destinati all'edilizia popolare, ma sono le cooperative della capitale che si attribuiscono i quattro decimi degli alloggi delle cooperative del paese intero. » Ebbene, se Roma ha fatto la parte del leone, Torino si è fatta quella dell'agnello. Solo 1'8 per cento del fondo. E torniamo ancora alle cifre di Conigliaro: , « La statistica deìle -costruzioni ultimate nel 1954-1955 dalle cooperative edilizie del Lazio (che possiamo, come già detto, attribuire per la quasi totalità alla .capitale) dava un totale di 2.515 alloggi. Le costruzioni in corso al 31 dicembre 1955 ( che ormai debbono essere state quasi tutte completate) davano un totale di altri 3.957 alloggi. In due soli anni, sono 6.472 alloggi; val quanto dire 6.472 famiglie; val quanto dire ancora 6.472 alti e medi burocrati statali e parastatali, ufficiali superiori, giornalisti, uomini politici e loro parenti ed amici (nella composizone delle cooperative edilizie difficilmente si esce da questa categoria) che si sono "mes- . '' s1 a posto . « In due soli anni. E per i sei anni precedenti? Se in soli due anni · sono stati costruiti o iniziati a Roma circa 6.500 appartamenti "cooperativi", possiamo tranquillamente supporre che nei sei anni precedenti ne siano stati costruiti circa il dop,pio. In totale sono circa ventimila gli appartamenti " cooperativi " già costruiti ,a Roma, più quelli ancora in co- • struz1one ». Ebbene, a Torino, nel 1955 sono stati licenziati 4.593 alloggi, di cui 222 relativi a c.ase popolarissime. Di questi, non più di 1.000 sono stati costruiti grazie alle sovvenzioni per le costruzioni edilizie. Proprio Torino può perciò giustamente richiedere una diversa percentuale del fondo, può [84] BiblotecaGino Bianco

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