alla proposta Vigorelli, e cioè ·che sia concessa subito la residenza all'immigrato. E questo ·oltre che per motivi di diritto, per ragioni di funzio11alità; per poter controllare il surplus immigratorio, per regolare il ritmo dell'insediamento in Torino, per favorire il decentramento residenziale e di lavoro da Torino, e per mettere in cantiere le iniziative di qualificazione della mano d'opera, presupposto necessario è conoscere il numero esatto degli immigrati. Altro presupposto, il coordinamento e possibilmente l' unificazione delle competenze in un unico organo locale per i problemi del lavoro, che potreb1 be essere lo stesso 'Assessorato Comunale al Lavoro; il quale potrebbe svolgere sul piano interno una funzione analoga a quella che svolgono o dovrebbero svolgere gli org,ani per l'emigrazione all'estero, prendendo contatti con analoghi uffici di altri grossi centri e delle città minori del Piemonte. Ma, si diceva, dobbiamo conoscere l'immigrazione non solo per disciplinarla, bensì per rendere· possibile quegli interventi volti a qualificare la nuova forza di lavoro disponibile, a prepararne l'immissione in produzione, nelle sue infinite forme. L'Assessorato Comunale al Lavoro ha allestito nel 1956, 5 cantieri scuola, per 170 allievi e per un importo di 17.000.000 di lire. Il Comune ha contribuito alla spesa per 6.000.000, oltre alle spese di trasporto e del materiale. Altri 23.000.000 il Comune ha speso per opere di diserbo, che l1anno occupato 150 allievi: l'Assessorato al Lavoro ha tenuto 4 corsi per disoccupati metalmeccanici, con una spesa di 15.900.000 lire, occupando 75 allievi; e poi corsi per camiciaie, per modellisti tagliatori, per apprendisti giardinieri, per addette alle macchine schedatrici, ecc., con una spesa complessiva che si aggira sui 18.000.000. Altri 10.000.000 il Comune ha distribuito come contributo a scuole private di qualificazione e specializ- • zaz1one. Ho citato queste cifre per indicare quanto sia alto il costo di qualificazione della mano d'opera. Riteniamo che il cantiere ,di lavoro di per sè non costituisca il più economico investimento di denaro per la qualificazione del disoccupato, perchè si tratta non di una scuola preparatoria al lavoro quanto piuttosto di una forma di assistenza. Ciononostante, per il 1957, lo Stato ha autorizzato 7 cantieri, per un importo di 18.500.000 lire; il Comune dal canto suo intende aprirne altri per un importo di 29 I [81] Bibloteca Gino Bianco
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