Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

,partito preso ad una politica di impegno africano; ma sanno anche che noi non consideriamo realisticae conducente, non consideriamo conforme agli interessi del paese, una politica di impegno italiano in Africa. Vi è la necessitàdi una politica di impegno comune europeo nell'Africa del Nord (e l'articolo sul Mercato Comune di Renato Giordano che si legge piu avanti segna la nostra posizione a questo -proposito), cosi come vi è la pecessità di un impegno comune euro-americano nel Medio Oriente. Vi è una politica euro-africana; non vi è, né vi può essere, una poli.ticaitaloafrièana. Qui è in effetti il centro del problema: ed in questo sen~o dicevama sopra che i Trattati sono stati firmati, ma potrebbero anche essere svuo-1, tati. Poichè non può non essere considerato un motivo d'allarme il fatto che la Segreteria, l'orgatio ufficiale, l'agenzia ufficiosa del partito di maggioranza relativa assumano atteggiamenri da fautori di una politica di impegno nazionale nel Medio Oiriente,quando addirittura non da superatori dell'europeismo: si ricordino certe note dell'Agenzia Italia che non pos:Sono ora non essere messe z'n relazione con la presa di posizione della Civiltà Cattolica. Si dirà che però ora, partito Nixon e venuti Adenauer e gli altri, si è avuta una rassicurantemozione della D.C.: di plauso ai Trattati, di rivendicazi·onedei propri trascorsi europeistici, di impegno a perseverare sulla strada di De Gasperi,ecc., ecc.Ma la politica si 1nisuranon tanto sue cose che si dicono quanto su quelle che si fanno. E mentre, come si è visto, se ne sono dette tante, e a seconda delle occasioni,le cose che si fa12no sono ancora minate dalle contraddz'zioniche abbiamo esposte. l5J Bibloteca Gino Bianco

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