Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

mento del giornalismo intellettuale del tardo regime, può giovare una cauta consultazione del libro di Gastone Silvano Spinetti, « Difesa di una generazione » (1948). Per il problema della « generazione di mezzo » e per l'influenza su -di essa esercitata dai « Littoriali della Cultura», varie osservazioni ìnteressanti abbiamo trovato nel libro di Ruggero Zangrandi, « Il lungo viaggio (contributo alla storia di una generazione) », Torino, 1947; in un articolo di Vittorio Zincone, « Brevi memorie di un littore», in « Risorgimento liberale», 3 aprile 1947; ancora in uno scritto dello Zangrandi, « La. generazione dei Littoriali», in « Il Punto)>, 1° dicembre 1956. Per la genesi di certi atteggiamenti di fronda antifascista (di cui abbiamo pa!lato a proposito di « Omnibus » e di « Oggi ») il più ricco di indicazionL1 tra tutti i libri di Leo Longanesi, è « Parliamo dell'elefante» (Milano, 1947); cfr. anche il cit. « Il Selvaggio di Mimo Maccari », a cura di C. L. Ragghianti (Vicenza, 1955). Su « Il Politecnico » e., in generale, sulla tematica culturale del Vittorini e dei suoi collaboratori dell'epoca, cfr. l'articolo di Antonio Santucci, « Le vie degli ex comunisti», in « Il l\'I,ulino », a. I, n. 1, novembre 1951; quello di Nello Ajello, « Letteratura vittoriniana e comunismo », anche nel « Mulino » (A. II, n. 3, aprile 1953); quello più recente, di Vito Pandolfi, « Gli interrogativi di ' Politecnico ': ritorno di un'esperienza », in « Nuova Repubblica », 16 dicembre 1956. Sul « rotocalco » del dopoguerra ci siamo giovati in più occasioni delle « schedeJ della stampa italiana » redatte da Sam Carcano per la rivista « Comunità », oltre che della sua inchiesta « I settimanali in rotocalco e l'opinione pubblica italiana» (apparsa anch~essa su " Comunità», a. VI, n. 14, giugno 1952); nella quale, oltre a, ripro~ durre ed illustrare vari rilievi statistici sulla stampa di attualità e sui suoi lettori, il Carcano commenta i risultati di un'inchiesta sulle opinioni dei giornalisti e degli scrittori italiani a proposito del rotocalco, pubblicata dal bollettino dell'editore Vallecchi ( « Rotocalco, croce o delizia? », in « Le Carte Parlanti», a. XII, n. 9-12, gennaio-aprile 1951). Del Carcano cfr. anche, nel manuale « Il Giornalismo» (M'ilano, 1956), il capitolo « L'attualità a rotocalco ». Molto utile, per le indicazioni statistiche che contiene, l'articolo « La stampa italiana e i suoi lettori », in « Realtà sociale di oggi », a. VI, n. 6-7, giugno-luglio 1951. Di nessun valore pratico, anche se indicativa di un diffuso atteggiamento nei riguardi del rotocalco, la rassegna « Il periodico illustrato » di Enea Romani, in « Fatebenefratelli » (a. XII, n. 5, maggio 1952), di cui ab-, biamo più su riportato un brano significativo. Abbastanza informato, ma soverchiamente acre nei giudizi, l'articolo « La stampa a rotocalco », pubblicato, anonimo, in « Belfagor » (a. VII, n. 4, 31 luglio 1952). Essenzialmente basato su dati statistici lo scritto di Giambattista Vicari, « Che c'è oggi sui giornali», in « II Lavoro Illustrato», a. Ili, n. 9, settembre 1952.. Agile e penetrante, pur nei suoi fini sintetici e divulgativi, la breve rassegna « La fortuna dei rotocalchi » di Gino Visentini, in « L'Illustrazioné Italiana », a. LXXXII, n. 11, novembre 1955. Molto dilettantesco,, invece, l'articolo « Un giornale da viaggio chiamato rotocalco », apparso su « Vie Nuove », a. Xl, n. 40, 6 ottobre 1956. Da ultimo, cfr. il recente articolo, redatto con la consueta arguzia (anche se con una punta di faciloneria) da Cimone per la rivista «Occidente» (« Fasti e nefasti del rotocalco », a. XII, n. 5, settembre-ottobre 1956), da cui abbiamo riportato un breve passo. [60] Bibloteca Gino Bianco

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