calco), inserendosi nel chiuso panorama della nostra stampa di attualità. Al polo opposto, nei settori cioè essenzialmente divulgativi, le acque sono molto più agitate, le iniziative si accavallano l'una sull'altra nascendo e scomparendo con estrema frequenza. Soltanto al rotocalco milanese Visto dell'editore Palazzi è riuscito, dallo scadere del '52 ad oggi, di incunearsi in un preciso spazio del pubblico italiano, tra il settimanale «all'antica>> e la corrente stampa di attualità borghese. Visto ha cercato i suoi lettori con quella silenziosa serietà che ha contraddistinto l'ascesa del suo fratello maggiore Tempo; ha apportato di volta in volta lievi modifiche alla prOpria formula emendandola da certe iniziali ingenuità e rendendola, nella orbita di diffusione che s'è scelta, il più possibile gustosa ed attuale. Perchè, a ·ben vedere, i'incontro tra i due <<generi» si è verificato, nelle ptagine di Tlisto, per un buon quarto di strada a vantaggio della modernità,~ mentre l'ebdomadario tradizionale si è limitato a dargli in usufrutto ccrti elementi di permanente interesse nell'ambito del pubblico popolare e piccolo-borghese. Sulla via maestra segnata dalla <<Realtà romanzesca » ci si imbatte ad esen1pio, nel <<racconto sensazionale », che nar~a però, il più delle volte, · avventure interplanetarie, con razzi, marziani ed uomini atomici; le rubriche . « funzionali » (nelle pagine « Tutto per tutti », <<Svaghi », « Ridetè con me>>, ecc.) ottengono grande spazio, ma altrettanto nutrite sono lè rubriche documentarie ( « Visto nella settimana >>), quelle di notizie spicciole (<<Tutto il mondo è paese >)>, ecc. Le « recensioni », presenti in tutti i rotocalchi (letteratura, arti figurative, musica, teatro) appaiono opportunamente eliminate, il cinema compare in laconiche noterelle informative ( << Cinebreve >)>, la politica in schematici commenti in prima pagina (<<Visto nella politi.ca»); la fantascienza e l'astronautica sono notevolmente in auge tra gli i~teressi di Visto. Le «donnine>> a colori in copertina ricordano da vicino la paternità di Tempo, cui Visto appare ovviamente collegato anche come qualità di stampa, tipo d'impaginazione, ecc. (149 ). ( 149 ) Vi.sto conferma anche neÌ prezzo (40 lire) il suo carattere di rotocalco << popolare >>. Esso è diretto da Umberto Melan,i. Molto minore fortuna ha arriso ad altri rotocalchi d'impostazione popolare: . p. es. al mediocre Or1:zzonti ( diretto da G. Gastone), di ispirazione cattolica, ed al più recente Rea/,tà Illustrata-Visioni, diretto da M. Pellicani, politicamente incolor~, ma in complesso redatto con una certa cura. Entrambi questi settimanali sono editi a Roma. [51] Bibloteca Gino Bianco
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