Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

varietà delle sue esperienze nel settore della stampa di attualità già di per sè inducevano ad escludere che l' « operazione Espresso » potesse· concretarsi in un semplice cambio di testata o nella intr(?duzione di questo o quel mutamento ~arginale in seno alla formula elaborata da Cronache. Ed è nato, infatti, con L'Espresso un giornale radicalmente nuovo, collegato al precedessore soltanto dalla relativa concomitanza delle tesi politiche e dal mantenimento di parte della vecchia redazione (144 ), ma molto più agile e «leggibile» di quello; e soprattutto non chiuso, come lo era Cronache, in un ambito angusto di reazioni psicologiche e morali (tutte in fondo, prevedibili), ma compilato per un lettore meno « iniziato», cui si cerca di concedere tutto. quanto non comprometta un orientamento intellettuale o rinneghi una visione politica che pur giocano un ruolo nell'economia del settimanale. Le articolesse di Cronache sono state frantumate per lo più in << pezzi » rapidi, pieni di fatti e avari di com- , menti, com'è nello stile di Benedetti; l'informazione politica, la cronaca nera, l'attualità mond.ana riassum,ono il loro carattere fotografico o, ( 144 ) Sono restati stabilmente ne L'Espresso: Gambino (redattore capo), Cancogni, Dentice, Locatelli, Pernici, Saviane, Rossetti. Ad essi si affiancano vecchie firme dell'Europeo, da Gorresio ad Adelfi, da De Feo (ora critico teatrale) a Scalfari, ad Agatoni; da Moravia (per il cinema) a Venturi (per le arti figurative). • Benedetti redige una nota settimanale (<<Diario italiano») nella pagina politica. Particolarmente accurate le corrispondenze da New York di U. St. (Ugo Stille). Sandro Volta è il corrispondente de L'Espresso da Parigi. Mino Guerrini vi si interessa prevalentemente di avvenimenti di società (redige, con lo pseudonimo di Minimo una rubrica intitolata <<Confidenze italiane>>), settore in cui da qualche tempo è coadiuvato dalla Cederna. Le recensioni di letteratura sono affidate al savio intuito di Geno P~mpaloni, quelle musicali a Massimo Mila, gli articoli di architettura a Zevi. Aldo Garosci scrive settimanalmente per L'Espresso una breve scheda critica: <<Letture per l'attualità ». Leo Valiani, Manlio Rossi Doria, Riccardo Musatti, Paolo Milano vi coliaborano nei loro diversi settori. Scrivono, inoltre, su L'E·spresso: S. Bruno, C. Cassòla, G. Corbi, I. Deutscher, G. Grazzini, F. Orlando, P. Pavolini, F. Pierini, F. Russo, Marialivia Serini, G. Tumiati, ecc. L'Espresso (che è, come il primo Europeo, a formato quotidiano, con sedicì pagine in bianco e nero) è contrassegnato da una notevole libertà ed originalità nell'impaginazione: in ciò il Benedetti è coadiuvato da un giovanissimo proveniente da Cronache, Carlo Gregoretti. Stampato da Tumminelli, ii settimanale è di proprietà della S.p.A. Nuove Edizioni Romane, il cui pacchetto azionario appartiene in buona parte alla 0 1 livetti. (45] Bibloteca Gino Bianco

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