Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

,essere ritenuti, nella <<carriera>>d, ei falliti), non manca di aff.acciarsi, nei loro scritti, una nota patetica, che si palesa sincera: quasi l'inutile orgoglio o il nascosto rimpianto di essere restati soli a sopp·ortare il peso morale di una <<generazione bruciata». Non esitano a parlare di se stessi come degli « ex fi,gli della lupa>>, ma nella loro manìa qi persecuzione nei riguardi dei coetanei diventati democratici si sfoga, in realtà, un irritato malcontento verso la propria biografia. Si rifugiano nella rievocazione della <<.buona vita» di ieri (con le « vecchie zie », le stelle ~lpine e i presidi di provincia) perchè si sono avventatamente e volontariamente esclusi da una libera e appassionata valutazione della vita di o·ggi. E a questo <<rifiuto» si connette un accumulo di risentimenti e di _rancori che hanno trovato ,nel Borghese appunto una sede di sfogo, e nei quali si è venuta alterando anche certa capacità istintiva, di molti tra quei ·giornalisti, agli scritti di <<varietà>>e di <<costume», appannando l'intelligenza, esaurendo la pur cospicua riserva di humour (~28 ). ·9. Le ultime vicende del settin-ianciiedi attualità. Le 11-uovetestate. Negli ultimi tre o quattro anni, il rotocalco è sem·brato essere uscito <li minorità, ed è andato assumendo una fisionomia industriale sempre più chiara. Da un lato la progressiva educazione del pubblico al nuovo <<genere» consente e richiede ora sempre maggiori audacie editoriali:; ( 128 ) Nel << periodo d'oro>> de Il Borghese (che ebbe il suo culmine nella citata manifestazione politica milanese), scrivevano sul settimanale, spesso sotto pseudonimi, alcuni giornalisti molto noti: oltre ad Ansaldo, Prezzolini, Baldacci, Montanelli, si facevano anche i nomi di Lamberti Sorrentino, Cesco Tomaselli, ecc. La <<rosa» dei collaboratori de It Borghese è stata sen1pre molto ristretta: tra i nomi più assidui, a parte i citati, figurano 1'1ario Monti (caporedattore), Mario Tiedeschi, Guglielmo ' , Feirce, Henry Furst, Enrico Fulchignoni, Elena Canino, Luigi Bartolini, Luigi Compagnone, Liliana Scalero, Franco Grassi, Wolf Giusti, Pietro Gerbore, Antonio Savig11ano, Giuseppe Bevione, Antonietta Drago. Attualmente il <<momento» de Il Borghese sembra essere passato: dopo il ritiro <li Montanelli (che data dall'autunno del '56) sono andati scomparendo da Il Borghese anche alcuni nomi immaginari (Antonio Siberia, 44..dolfoColtano, Carlo Laderchi, ecc.) sotto i quali, a quanto se ne diceva, si celavano le <<'.adesioni» più autorevoli e più . sconcertanti. [36] Bibloteca Gino Bianco

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