Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

.... meno preziosi, di cui il giornale è andato facendosi, in maniera diretta o mediata, interprete e diffusore, e che sono diventati suoi motivi integranti: la severità intellettuale di un Croce, l'aculeo moralistico e la vivacità polen1ica di un Salvemini. Sorretto da- tali requisiti d'eccezione, Il Mondo, il , ·prototipo del giornale di «minoranza», l'organo dei « quattro gatti», lo sfogo settimanale di alcune dlecine di « pazzi malinconici » (è l'espressione con cui lo stesso Salvemini designava i laici « terzaforzisti >>, quegli sparuti gruppi di intellettuali che « non possono difendere la loro libertà e la loro 1 modernità con i comunisti, e d'altra parte non vogliono ricominciare a 'credere, obbedire e combattere' » [106 ]) ha contato, nel dibattito civile, culturale e politico svoltosi negli ultimi anni in Italia, molto più di qt1ialsiasi giornale che facesse capo ad· organizzazioni di massa: è stata forse la sola voce « militante » che la •cultura democratica e laica italiana sia stata in grado di opporre all'invadenza, particolarmente viva ed agguerrita in questi anni, dell'ideologia marxista. Sotto il rispetto tecnico, al pari di Omnibus e del primo Europeo, ma su un piano ancor più elevato, il settimanale di Pannunzio è stato e coP.tinua ad essere una attiva scuola di giornalismo: basti pensare al numero ed alla qualità dei giovani elementi, alle « scoperte >>, che da anni esso va regalando alla nostra migliore .stampa quotidiana e periodica. Il carattere più singolare del Mondo, quello cioè di essere un grande . organo culturale e politico facente capo ad una élite che non può contare sulla solidarietà politica delle grandi masse, è stato il motivo che ha indotto a varie riprese gli intellettuali delle pa•rti politiche più validamente << presenti >> n,el Paese ad imitarne la formula; a tentare, cioè, di di:sturbare il ·1egime di monopolio che il settimanale di Pannunzio ·è andato instaurando negli ambienti intellettuali anche non << unanimi » con le sue tesi, col confezionare un « contraltare » al Mondo in chiave cattolica o comunista. Ecco n.ascere ad ogni stagione un settimanale che ripete Il M 011,do in tutti i parla direzione di A. Maria Pellacani. Collaboravano a Risorgimento liberale buona parte delle firme che faranno poi // Mondo: Croce, Einaudi, P. Gentile, M. Ferrara, M. Lupinacci, G. Cassandro, F. Libonati, E. Storoni; e poi G. B. Angioletti, V. Bodini, G. Comisso, S. De Feo, G. De Robertis, E. Falqui, W. Giusti, P. Monelli, G. G. Napolitano, G. Pepe, Ricciardetto, B. Romani, A. Russo, G. Vigolo, V. Zincone (il quale usava vari pseudonimi: Federico Spada, Ricimero), ecc. ( 106 ). Ivfario Paggi, << I sintomi della salvezza », ne Il Mondo del 13 agosto 1949). [24] • Bibloteca·GinoBianco ,

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