Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

Europea di Difesa avrebbe impedito l'unificazione tedesca: l'esponente più autorevole di quella tesi fu allora Molotov. La C.E.D. non venne ratificata, ma la Germania attende ancora la sua unificazione. La lezione, quindi, è stata imparata: tanto più che bisogna risalire ai momenti più difficili della guerra fredda per trovare una situazione di così chiara cristallizzlazione dei blocchi come quella attuale (e lo stesso Lippmann ha ammesso a più riprese questa realtà di fatto). La secondP obbiezione viene dai federalisti, i quali rimproverano ai Trattati lo scarso carattere federale delle istituzioni europee. Tali critiche - lo a·bbiamo visto discutendo il punto di vista di Garosci sui T.O.M. - sono sostanzialmente esatte. Spesso, però, gli amici federalisti non rendono giustizia al difficile sforzo che è stato compiuto e che è consistito nel rimettere sui binari il convoglio dell'Europa che aveva deragliato. Si dimentica troppo spesso che, dopo la caduta della C.E.D. all'Assemblea Nazionale, gran parte degli europeisti si pose come problema fondamentale di riconquistare la maggioranza perduta a Palais Bourbon, impedendo al tempo stesso che la situazione tedesca slit~asse verso posizioni neutralistiche. Oggi, a due anni dalla Conferenza di Messina, ed a tre anni circa dalla caduta della C.E.D., la situazione politica è nettamente migliorpta. Il Comi-• tato per gli Stati Uniti d'Europa è lo specchio della ricostituita maggioranza europeistica in Francia e del rallienient dei soc~aldemocratici tedeschi alla causa dell'integrazione europea. Il partito di Ollenhauer, che, dl1.. rante la campagna elettor,aledel 1953, si era decisamente opposto alla C.E.D.,, si batte oggi con impegno per l'Euratom ed il Mercato Comune. La presenza di tutti i partiti socialisti nel Comitato Monnet ha svuotato di significato la polemica contro l'Europa di Carlo Magno•, allo stesso modo che l'adesione di Ollenhauer è servita ad eliminare il dubbio che la politica europeistica fosse voluta in Germania da un sol partito, ed a dimostrare· che, come la riunificazione tedesca, così anche l'unità e11ropea è voluta, in pratica, da tutto lo schieramento democratico •della Repubblica d~ Bonn .. Le concessioni che sono state fatte, in sede di Euratom sopratutto ai tedeschi, in sede di mercato comune sopratutto ai francesi (l'eccessiva gra-• dualità di certe trasformazioni, la scarsezza dei poteri garantiti alle istituzioni sopranazionali - che andrebbero meglio definite comuni -, la persistenza di certe situazioni particolaristiche) sono servite a permettere un'evo--- [18] Bibloteca Gino Bianco

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