Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

GERD GAISER: Ein1nal und oft - Carl Hanser Verlag, Muenchen, 1956 - Erzaehlungen. Che Gerd Gaiser sia uno degli scrittori più impegnativi della letteratura tedesca d'oggi, è stato ampiamente confermato dal suo romanzo Das Schifi im Berg di cui la critica del mondo intero si è occup~ta. Anche il suo secondo romanzo Die sterbende /agd, pur non raggiungendo il livello del primo libro, ha avuto un discreto successo e a differenza del primo, è stato anche tradotto. La raccolta di brevi racconti che abbiamo sottocchi, hanno per tema fondamentale quello stesso che occupa Gaiser anche nel Schiff im Berg (anche esso in verità una raccolta di racconti collegati da un concetto dominante): il problema della casualità del destino. << Tutto è retto dal fulmine » è il motto eracliteo che egli prepone alla propria opera. Decine di svariati personaggi - tutti dei nostri tempi - vengono coinvolti in inattese esperienze che diventano profondamente determinanti per lo svolgimento della loro esistenza, incidenti strani ne modificano il carattere CQLIN W1LsoN: The Outsider. Gollancz. Londra, 1956. Chi s'incaricherà di tracciare le cronache del costume letterario dovrà certamente, per il 1956, registrare la strana fortuna di questo libro. La sua tesi: lo stato di alienazione,' di estraniamento dalla vita dei personaggi del romanzo moderno non ha scaturigini storiche da scovare nei rapporti fra letteratura · e società, non è e li indirizzano in strade a cui in precedenza non avevano mai pensato, e che pure qualche volta sono le uniche giuste da seguire. A nessuna delle storie manca quel tanto di suspense, qui portato generalmente su un piano psicologico, che è l'ingrediente classico della short story, e la pointe finale è sempre << a sorpresa » ma piena di significato e di importanza simbolica. Come i personaggi del Gaiser sono svariatissimi, soldati, ladri, artisti, donne di casa, così anche il linguaggio dello scrittore è virtuosamente diverso da racconto a racconto, è il suo · vanto servirsi di un vocabolario praticamente illimitato, in uno stile serrato e forte. Tra le storie più belle ricordiamo Re- . vanche, Schlesische Graefin, l'ossessivo Mordspiel e Du sollst nicht stehlen. Alcuni dei racconti trattano esperienze di soldati tedeschi già prossimi allo sfacelo finale nelle campagne dell'Alta Italia, a contatto con italiani passati o costretti a passare dai tedeschi, in un'atmosfera di disperata malinconia e solitudine morale. C. G. dovuta allo stato di schizofrenia sociale come· sostiene Lukacs, bensì ad una assenza di fervore mistico. Si torni a leggere i mistici tedeschi, i santoni indù, si presti fede alla varia spruzzaglia di piccoli Raspùtin per lo più d'origine russa, e svaniranno le angoscie di Roquentin, diventeranno uomini di sangue e di possente pensiero gli uomini vuoti di Eliot. C·he il Wilson dia importanza al mago Gourdijieff, un russo che con racconti [127] Bibloteca Gino Bianco I

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