« tesi», la <<prospettiva>>che in essa può essere e di. fatto, almeno nella grande letteratura, solitamente è, ma l'espressione, la forma: prescind<endo dalla considerazione di questa, ci si preclude la via di un'effettiva ,comfYretnsione storica dell'opera d'arte. Ciò detto, non stupisce ohe nei saggi del Lukacs non vi sia interesse per l' efjettiva genesi storid(l dell' a11te di T homas Man•n.: al Lukacs interessa solo stabilire che l'arte del JVlann si colloca << a sinistra» nellò schieramento politico e culturale eu~opeo. Non. vi è qui alcun problema storico e critico, ma soltanto il problema pratico, di <<agganciare», come si dice nel gergo dei politici, Thomas Mann. alle posizioni comunistiche. Per altro, anche accettando questo piano di à.iscuSiSiione,che non è più quello della storiografia, ma qitello, anch'esso legittimo e necesisatio, della polemica politica, la tesi del Lukacs è estremamente debole'. P&r asserire il carattere realistico e, quindi, socialista dell'arte di Thomas M.ann; z'l Lukacs presuppone che lo scadimento dell'atteggiamento soggettivistico da forma a semplice conten,uto della narrazilon,e sia dovuto alll:,acquisizi'one ·di una << jrrospettiva socia.lista». Ma la medesima caratteristica, oonsta(flta dal Lukacs nell'arte di Thomas J\fann, si ritrova nella struttura di molte opere di un altro narratore, Aldou~ Huxley, che frequentemente ha rappresentàto << personaggi alla Gide »: e tuttavia neanche iii più, abile <<frontista» riu·- scirebbe ad << an,n.ettere » al movimerito comunista lo Huxley, che, forse non a caso, non è mai ricordato in questi saggi, in cui pure trovano posto cita.... zioni e riferimenti ad altri scritto1~i contemporanei d'i lui certamente minori. 'J\T on sembra necessario aggiurigere altro a queste considerazioni · per concludere che le tesi del Lukacs, inconJistenti sul piano dellla critica l'ette.- rarìa e della sto1iiografia politica, sono altresì scarsamente efficienti sul piano della propaganda politica, che è comunque il solo e vero piano su, cui si, siano mossi e possano muoversi il Lukacs e, con lui, quanti altri critici e storici di professi,one (ma non di vocazione), accettino in. modo «ortodosso», ossia acr-itico o frrivo di felici incoerenze, le vecchie tesi ottocen 1tesche eia·~ bo,rate dal Ma~x e dall'Engels. TULLIO DE i\1 1AURO [123] Bibloteca Gino -Bianco ' ,
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