Noi sappiamo già tutto. Sappiamo che una storia di Napoli prop°'5ta dal Giornale d'Italia e finanziata dai soliti Enti cittadini, così come sono, sarebbe presieduta da un Comitato con Porzio e De Nicola, diretta da un Cilibrizzi, battezzata da Lauro, redatta dai capocronisti del Roma e del J\f.attino, premiata da un Limoncelli,, recensita da Marco Ramperti e da Amato Amati, acquistata per arredamento da qualche Grilli e da alcuni Boccal1 atte, regalata al solito concoirrente di Lascia o raddoppi,a?; ign·orata, però, dal prof. Cutolo, il quale, perspicace anche se lepido, sa quel che si dice. Queste le pror spettiiVe più luminose dell'iniziativa, quali si sono lasciate sempre più chiaramente intravvedere nel corso di qualche settimana di quegli interventi adesioni ' plausi e suggerimenti che il Giornale d'Italia (partito dalla considerazione: cc Dopo Colletta, le tenebre ») è venuto i,mpaginando con diligenza. E allora? Non mi chiedete, caro Doria, un preventivo. Avrei certo meno fantasia di quella (che si può presumere alacei:1rima) dei promotori della « grande storia inutile », e a nulla gioverebbe quella competenza che generosamente, con soverchia generosità, volete attribui,rmi in materia di costi. Vogliamo quind.i suggerire una più utile destinazione di quei fondi che gli Enti sarebbero disposti ad elargire per la « grande storia inutile »? Si potrebbero dotare tutte le scuole cittadine dei testi principali della storiografi.a napoletana. Si potrebbero istituire borse di studio per giovani storici napoletani. Si potrebbe fare la « piccola storia civile ». Si potrebbero far doni alla Societ~ di Storia Patria e all'Accadem-ia Pontaniana. Si potrebbe perfino costituire uno svelto comitato dei più autorevoli storici nazion·ali (purchè si poss}4 accertare con la maggior cura che non usano ispirarsi a Il Giornale d'Italia) perchè diano forma concreta e civile ad una iniziativa tutta retorica, scelgano gli studiosi cui affidare le varie sezioni e determinino le sezioni stesse, di,rigano i lavori in operoso silenzio; curino alla fine la pu·bblicazione in una edizione corrente, che ricordi il meno possibile le pu1 bblicazioni artistiche e più spesso pseudoartistiche che stanno diventando il non i.nvidia'bile vanto di ~alune i~tituzioni bancarie. Ma perchè a ciò si possa gi11ngere ci vuole ben altra partenza. La partenza del Giornale d'Italia - da cui anche noi abbiamo dovuto pren~ere le mosse per queste Polemichette - porta in sè le stigmate di altre e ben pliù farsesche iniziative .promosse dallo stesso quotidiano romano,. massima fra tutte quella di regalare agli italiani futuri una immagi,ne del Vate nazionale arrampicata su un mausoleo stile Peron. La « grande storia inutile » vedreb·be invece svettare, al suo culmine, un volto in cui si i,ncamano, secoli di in1dustriose attività marinare della stirpe. Dio ci salvi! F. C. [115] Bibloteca Gino Bianco
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