g;ne opera) si abbandonerebbe alla lettura di quei volumi) dimenticando per essi la radio e il televisore (di cui) come sapete) i << bassi>>napoletani pullulano). Alla proposta partita dalla autorevole ed autorizzata cattedrta del Giornale d'Ita'lia non mancaron,o adesioni non meno frenetiche di quelle) ora descritte) dei futuri lettori dell'opera. Avvocati di grido) parlamentari ailsteriJ medici e cerusici) filosofi ed artisti) generali e<}a; mmiragli) fatti accorti) e vergogn:andosene di una così grave lacuna nel complesso della cultura meriidionaleJ si ~ ' irreggimeritaronoJ cantando in,ni di grazie) sotto la spieg(lta bandiera della risco~a contro la vecchia) antiquata, insufficiente e parzialissiima storiografia napoletana. Ultimo, in ordine di tempo (orra che .sc1 4ivo )J ma pr,--imis~imo per ef ficienzaJ e corred,ato altresì da pratici suggerim.enti per l'attuazione) il con.- senso di Saverio CilibrizziJ auto:e di insigni e voluminose opere storiografiche) delle quali tutti conoscono la p·rofdndità del pensiero e l'originalità delle ricerche. Ecco: vedremmo benissimo) a capo dell'impresa) qu,arido s'avesse a compiere, pro.prio il CilibrizziJ governante la schiera degli storici minori chiamati a collaborare. Eppure) come accade sempre allorchè si lancia 1 un'idea geniale) non mancaron,o i soliti giiastafeste: per esemp 1 ioJ io stesso e il Franchini, e sopra rti•o(. dal suo alto cielo di sapienza e dì dottrina) l'illustre aniico F\aiisto Nicolini; 1ié si può dire che) sotto sotto, non convenisseiro con noi e il Maiitri e il Pon~ tieri. E poichè avevamo avuto la dabbenaggi'ne di citare) e citarla i'ncautamente come co•m aurea) la Storia del regno di Na,p·oli di Benedetto Croce) ecco che veniamo bo.Zlat.icon l'epiteto di << crociani ». In altri tempi', e perszno in quello fascistico, una siffatta classificazi'one ci avrebbe resi vanaglorriosi e invidiati; oggi suona) press' a poco) così: siete dei vecch,i ruderi) aJ.ncorati a teorie sorpassate, ignari del progres,Sio compiuto negli ultimi an,niJ fegaiosi e dispettosi conie il vostro Maestro e) soprattutto) antinazionali, antinazionali) antinazion.all~. Degli altri non so e non posso dire; maJ per quanto mi con,- cerne (e scumtemi se) ora) parlo un m.omento di me) ben vd,trei essere cro·ci'ano nel ~enso scientifico e morale) così come son,o indubbiamente cro,cianissim(o nell'affetto che serbo alla 1nemoria dell'Uomo che) vivo, m'ebbe caro1 e tanto ebbi) ioJ caro. Ma questo non c'entra: a~tra cosa è esser crociano y altra il vedere) nel più obiettivo mo1do posJibile, la inu.ti~ità scientifica) la presun.~ zioneJ il sottinteso campanil(smo di una storia collettiva come quella propugnata dal Giornale d'Italia: senza contare, come ora diremo) il lato economico e finanziario del progetto. E non è colpa nostra seJ dovendo ribattere l'avventata accusa che no·i, qui) si man,casse d'una storia) si dovette neceslariarnente citare un testo che portava la proscrivibile firma di Benedetto Croce. Allo stesso modo io sarei tln capassiarioJ un deblasianoJ uno schipiano, [112] BiblotecaGino Bianco
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