che si stampa a Brindisi. <<La voce del Sud>>, <<indipendente>>ma neofascista, ha una tiratura di 4500-5000 copie per numero, in quanto serve tre province (Lecce Tar,anto Brindisi); in Lecce se ne distribuiscono 1400 copie, di cui 800 in abbonamento, 150 nelle edicole, il resto in omaggio. <<Il Popolo del Salento>>,dopo una sospensione di alcuni mesi, ha ripreso le pubblicazioni nel settembre '56; è organo della DC; prima della sospensione aveva una tiratura (pare) di 2000 copie. « Il Tallone d'Italia», già monarchico e ora filo-cl.e., è un curioso foglio che esce 8-9 volte all'anno .. saltuariamente, quando la celebrazione di qualche fasto privato ne ,assicura il finanziamento; tira 1200-1300copie; è poco venduto, ma, in compenso, abbondantemente regalato. « Il Pensiero Salentino », quindicinale, anch'esso <<indipendente», ma filo-dc, è letto la più parte in città; tira circa 1000 copie, distribuite in abbonamento (contrariamente a quel che accade per i quotidiani, la vendita dei fogli locali attraverso le edicole è minima). << Il Meridionale » infine è un settimanale co,mmerciale, che dà molto risalto alla cronaca famigliare; è indipendente di destra; la sua vendita in Lecce, oscillante da numero a numero, si aggira su una media di 100 copie settimanali. Su questi periodici si possono leggere, in materia di politica, colonne di buona prosa, condita magari con un pizzico di enfasi, come un'eco compiaciuta di bronzei clangori; gli articoli, in genere, sono decorosi nella forma e, anche, dotti .nella sostanza, come si addice a persone nutrite di buoni studi. Ma se si bada alle tesi che vi sono sostenute, sotto il peso della dottrina ostentata, o il luccicore delle agudezas concettuali, o il rimbombar de' bellici ori~lchi stilistici, non è difficile scoprirvi (specie sull'organo <<nostalgico ») un vecchiume di temi, di miti, di pseudoconcetti, magari riverniciati con il frasario della democrazia; vi si ritrovano con ·particolare frequenza i luoghi comuni nazionalistici, africanisti, «mediterranei», che vent'anni fa erano ,app•untodecoro e sostanza dei componimenti nei nostri licei. Anche le tesi propagandistiche che, provenendo dalle centrali romane, I dovrebbero ovunque presentarsi con un'<<apertura» nazionale, e non regionale, sono qui volentieri ridimensionate, e trascritte in chiave conservatrice o nazionalconservatrice. [105] Bibloteca Gino Bianco '
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