Nord e Sud - anno IV - n. 29 - aprile 1957

I provincia, anche di paesi lontani (Lecce dis~ada S. Maria di Leuca 68 km.) per il difetto di istituti scolastici nei centri minori (per es. l'Isci.tuto Magistrale, che ha nove sezioni, è frequentato da allievi dell'estremo Capo, che si sobbarcano quotidianamente a tre ore di viaggio nell'andata, e tre al ritorno, con più mezzi successivi: bicicletta, poi autobus, poi trenino della Ferrovia del Sud-Est). Pure di indirizzo umanistico sono le fiorenti scuole private gestite da congregazioni religiose. Poiché le scuole dell'ordine classico comportano il passaggio ~!l'istruzione superiore, cqspicuo è il numero degli universitari, che si iscrivono di preferenza alla facoltà di legge, e poi a lettere e a economia e commercio (9 ). L'80 '% di questi studenti s'incanala 355 (m. 255, f. 49); Istituto Magistrale 1423 (m. 371, f. 1052); Istituto tecnico agrario 246; Istituto professionale maschile (industria e artigianato) 71; Istituto professionale femminile (indirizzo commerciale e artigiano) 330; Istituto tecnico commerciale 1403 (m. 1276, f. 127); Scuola tecnica commerciale 116 (m. 111, f. 5); Scuola secondaria di avviamento professionale commerciale 288 (m. 194, f. 94); id. industriale 56 maschi; id. per ciechi 25 (m.ll, f. 14); Istituto d'arte (arte del legno, ferro battuto, sbalzo, ceramica, pittura decorativa, scultura, aggiustaggio) 488 maschi. Queste cifre ci sembrano eloquenti: l'ambiente economico, sociale e culturale di Lecce e del Salento, che cerchiamo di delineare in quest'inchiesta, trova adeguato riscontro nella scelta scolastica dei giovani (o delle loro famiglie). La sproporzione evidente tra gli iscritti ai vari tipi di scuola corrisponde allo squilibrio economico sociale e culturale di un paese non industrializzato. Chi può far proseguire gli studi al figlio, spesso con sacrifici di cui l'italiano del Nord non ha neppure l'idea, lo manda alle scuole che possono permettergli di evadere dalla miseria o dall'insicurezza economica verso il desiato porto della carriera statale o di un << impiego stabile» in qualche ente pubblico. Circa la cattiva distribuzione geografica degli istituti medi superiori statali, ricorderemo che, nella provincia di Lecce, vi sono soltanto 4 Licei-Ginnasi (a Galatina, Gallipoli, Maglie, Nardò), e 1 Istituto tecnico commerciale (a Maglie). Tredici comuni (sempre oltre Lecce) sono dotati di Scuola Media. (9) Sul numero degli studenti universitari di Lecce ci sono stati forniti gentil- ,1nente i seguenti dati approssimativi. La città conterebbe 700 studenti universitari (compresi i << fuori corso ») così suddivisi: Giurisprudenza 200, Scienze politiche 25, Medicina 50, Ingegneria 30, Lettere e Filosofia 11 O, Agraria 40, Veterinaria 40, Economia e Commercio 95, Farmacia 50, Scienze matematiche, fisiche e naturali 60. Ci mancano i dati degli iscritti alle Facoltà di Magistero fuori Lecce. Al Magistero di Lecce si iscrissero, nel 1955-56, 180 studenti, dei 200 ammessi mediante concorso. [100] BiblotecaGino Bianco

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