è di 74 borgate rurali, 177 centri di servizio aziendali, 21.936 case coloniche. e 196 edifici a carattere sociale (scuole, chiese, ambulatori, ecc.)· costruiti o da costruirsi per un importo globale di circa 68 miliardi. Ma il movimento indotto dagli interventi pubblici nella struttura delle aree interessate non si limita a questi dati e non potrebbe essere da essi sicuramente indic,ato. . Le operazioni di trasformazione agraria e di bonifica, connesse ma non inquadr,ate nella riforma propriamente detta, la ininterrotta serie di lavori pubblici, la creazione e la concentrazione delle industrie stanno infatti determinando un movimento demografico e una conseguente modificazione negli insediamenti umani che nessun calcolo e nessuna statistica riuscirà mai a valutare intieramente ed esattamente. E, accanto a qùesto che trova negli interventi ufficiali la sua motivazione evidente, un più lento e multiforme movimento ha investito l'Italia povera: lo testimonia la ricerca continua dell'evasione professionale o latamente umana che ha assunto nel Mezzogiorno, ent~o e fuori i mutamenti istituzionali e strutturali registratisi in questi ultimi anni, nuovo slancio I e nuove forme; lo tes~imonia il flusso sempre più imponente della migrazione Sud-Nord con i suoi fenomeni occulti e vistosi ehe vanno dalla meridionalizzazione della pubblica amministr,azione a°lla crescita irrefrenabile delle cinture di baracche e di casupole - primo miserrimo e meraviglioso ricovero per gli immigrati - che stringono da presso la capitale e le grandi città industriali. · -· Si tratta del resto di un movimento le cui proporzioni si spiegano: si tratta della spinta di un'immensa massa di popolo verso più degne ed umane condizioni di vita. Elaborazioni tecniche (2 ), cui non può mancare . questa volta il conforto del comune convincimento, indicano che circa la metà della popolazione meridionale (49,6% per un totale di oltre 8 milioni e mezzo di abitanti) risiede in aree cosidette di sistemazione: << pree , cioè in cui nè si prevedono rilevanti programmi di sviluppo di risorse naturali ... nè esistono nuclei economicamente già sviluppati ... su cui possa rapidamente inserirsi un ulteriore progresso economico»; aree, per dirla ( 2 ) Raccolte nella relazione della Svimez al IV Congresso Nazionale di Urbanistica (Venezia 1952) pubblicata in << La pianificazione regionale». Roma, 1953, pag. 155-197. [89] Bib ·oteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==