.. P.C.I., 4 del P.S.I., 8 della D.C., 2 dell'estrema destra) e solo 2 voti a·stenuti (Comun-ità). A questo punto si può tentare di completare la cc scheda » della vicenda amministrativa materana che, naturalmente, ha una stia logica. · Opportunismi politici e personali, dall'una e dall'altra parte, hanno ad un certo punto soffocato una discussione interessante, che riguardava tutta una concezione dell'amministrazione locale, nel quadro di una moderna e più competente visione. Alla vigilia delle ultime elezioni amministrative era stato quindi gi11sto ricordare che proprio l'esperienza di questi anni dimostrava che non solo i democristiani con l'inevita 1 bile contorno delle clientele locali, ma gli stessi comunisti e loro alleati non ha11JI10saputo agire corncretamente nel settore dei · numerosi problemi locali, e nel Mezzogiorno sono venuti meno, sul piano delle realizzazioni concrete, perchè mancava loro la indispensabile capacità teanica, che può derivare solo da una particolare visione politica, e quindi da un metodo. Ciò trae origine da una situazione di fatto che investe programmi ed impostazioni politiche. E all'estrema sinistra la situazione non è stata migliore che al centro-destra, perchè è risaputo quanto il lavoro da svolgere nelle.am·mi!njstrazioni locali: sia lonta,no dall'attività agitatori'a e massimalistica cui sono abituati gli esponenti di questo settore politico. Tutte queste cose sono apparse chiare nel.l'esperimento della Provincia di Matera. I quadri comunisti, che dal sindacato e dal ·partito sono giunti ai nuovi incarichi, hanno fra l'altro incontrato una realtà amministrativa e burocratica di una certa mole, che non è facile intaccare o modificare. Le province sono organismi complessi, con notevoli problemi. La loro situazione, poco chiara in più punti, le porta spesso ad impostazioni polemiche verso le stesse autorità ministeriali, per la ripartizione dei proventi su tasse ed entrate varie, e sui modi di classific~re e trattare le situazioni di bilancio. Ci sono province povere e piccole che sono in ·pareggio (come Matera), e province grandi che chiu·dono in passivo. Ma fino a che punto conviene essere in pareggio ·o in passivo, e cioè in termini concreti sottoporsi o meno ai giudizi della commis .. sione centrale della finanza locale? Potrebbe forse portare dei vantaggi, ma ciò potrebbe portare agli svantaggi di far tagliare molte spese « facoltative », e potrebbe ritardare le disponibilità di spesa. E quanta parte, nella imposta-. zione di una politica in un senso o nell'altro, gioca la burocrazia delle amministrazioni provinciali, una burocrazia numerosa, potente, 1 bene attrezzata, che conosce il modo per andare d'accordo con tutti a certe condizioni; di far passare le deliberazioni conoscendo i punti deboli degli ambienti prefettizi, e cosi via? E senza dubbio è una parte notevole, e una n,uova maggioranza che vuole evitare fastidi e preoccupazioni è facilmente tentata di affidarlesi tranquillamente. È una fiducia basata su reciproci interessi: serve alla comoda sopravvivenza di ciascuno, e insieme assicura la « continuità » della gestione. [79] Bib iote,ca Gino Bianco
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