\ non si usciva dallo schema di « vivere alla giornata », tipico della gran parte delle amn1inistrazioni del Mezzogiorno, e si dimostrava che il cambio di direzione alla Provincia di Matera non aveva rappresentato alcun progresso. Dopo questa presa di posizione assumeva importanza l'atteggiamento del gruppo D.C., responsabile del.la precedente amministrazione e forte di otto voti. E qui si aveva il piccolo colpo di scena. L'ex presidente confermava le critiche dei comunitari, affermando che quello presentato dalla Gilllllta di si- .. nistra era il « suo » bilancio, ma che perciò, alla fine, non avrebbe votato contro. Naturalmente l'esponente democristiano non rinunciava a gustare il suo piccolo trionfo, e rivolto ai comunisti rico.rdava che essi ·per anni, dai banchi dell'opposizione, avevano criti•cato l'impostazione dei suoi 1 bila,nci, mentre ora non erano stati capaci di fare niente di più e di meglio. La difes.a comunista tentava un aggiramento di posizio,ni. Accettava ~a discussione più ampia, mentre prima aveva raccomandato di evitare discussioni « teoriche »; accettava il contributo di tutti i gruppi, affermando, di intendere così la discussione del bilancio e la formulazione « democratica » di un programma di lavoro 1 dell'amministrazione. E annunciava di voler istituire commissioni e indire convegni di studio su vari argomenti, in modo da soccorrere l'opinione della maggioranza. Era facile obiettare che una simile intesa di tutti i gruppi nella discussione e nella stessa impostazione ,del bilancio no1 n avrebbe consentito ne1111neno più di differenziare la responsabilità ,della maggioranza e delle minorar1ze. Ma meno facile era mantenere il dib,attito sulle linee essenziali senza farlo cadere nella discussione dei singoli ,capitoli e dei fatti particolari, al termi11e della quale la Giunta, aperta e democratica sin che si vuole, ardeva uni-· camente dal desiderio di contare i voti pro e contro. Figu.rarsi poi lo stato d'animo •della Giunta che, avendo perduto l'unico voto dii maggioranza e non potendo contare ancora certamente sul voto dei D.C., si era perfino affrettata ad offrire qualche assessorato ai critici più ,decisi. L'esame delle singole voci del bilancio offriva alla maggioranza occasioni per accontentare tutti e tacitare i possibili avversari. Tutte le richieste, tutte le proposte erano accolte. Au1nentare il contributo per il tale comitato o la tale iniziativa, s·postare questa o quella cifra, erano cose di poco conto e . di pronta realizzaz-ione. La maggioranza, veramente democratica, era disposta a tutto. Ciò che le importava era ·di mantenere la posizione raggiunta. E presto si poteva constatare ·che la posizjone non sarebbe stata pregiudicata. Le poche critiche della D.C. _:_ anche per non comp1 romettere per ora una serie di posizioni e interessi ,personali - non dovevano portare al voto contrario. Il voto favorevole dei due consiglieri dell'estrema destra, poi, era il più facile ad • ottenersi. In conclusione, si registravano: 22 voti favorevoli al bilancio (8 del [78] Biblioteca ino Bianco
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