in considerazione l'imposta sul reddito e l'assistenza sociale. La prima è proporzionale, ed incide sul reddito del lavoratore nella misura fissa del 20%. La seconda è molto ben organizzata. Ad esempio, l'assistenza sanitaria è pressochè gratuita, e fornita a titolo individuale col sistema dtlla libera scelta del medico; le mense aziendali ed i centri di vacanza sono numerosissimi. Nel complesso, quindt la situazione materiale dei nostri 8000 connazionali che lavorano in Svezia non è cattiva. Perchè migliorasse bisognerebbe in primo luogo che venisse assicurata all'emigrazione italiana in Svezia una maggiore selezione degli elementi che fanno domanda di espatrio, sia sotto il rispetto della loro moralità, sia sotto quello, co,nnesso, di quel minimo di specializzazione professionale che è richiesta da un Paese moderno che si avvia a grandi passi verso l'automazione. Un campo, tuttavia, nel quale anche la nostra mano d'opera non specializzata potrebbe trovare redditizio impiego, è l'agricoltura. L'agricoltura svedese è in perenne crisi per la mancanza di braccia che vi si dedichino; ma la •capacità dei nostri contadini non vi gode buona fama. Il governo svedese è, inoltre, apparentemente restìo ad introdurre nel Paese forti contingenti di proletariato agricolo: è tuttavia ragionevole ritenere che una intelligente ed accorta iniziativa delle nostre autorità preposte all'emigrazione riuscirebbe almeno ad attenuare tali remore, che sono, lo ripetiamo, più ostentate che reali. I contadini del nostro Mezzogiorno hanno già dato ottima prova in Germania, Francia e Svizzera. Essi troverebbero in Svezia una grande fonte di occupazione e di guadagni. Ovviamente non si dovrebbe agire, da parte delle nostre autorità, come in molti altri casi è stato fatto: cioè lasciare che I i nostri emigranti se la sbrighino da sè. È indispensabile un breve corso pratico di nozioni fondamentali per avviarli alla conoscenza del Paese dove lavoreranno. Segnaliamo perciò il metodo del governo olandese che fa accompagnare i suoi emigrati da assistenti sociali, medici e legali olandesi, i quali restano a vivere con i loro assistiti nel Paese dove emigrano, costituendo cosi i migliori strumenti di tutela dei lavoratori olandesi all'estero. Le prospettive che si aprono alla nostra emigrazione in Svezia non sòno, dunque, del tutto negative; esse si accompagnano ai precedenti qi una situa-- zione materiale discreta, che però appare in fase di relativo deterioramento. È i,nnegabile che la buona considerazione goduta dai nostri connazionali in Svezia è grandemente diminuita in questi ultimi anni. Anzi, come ab,biamo ' potuto constatare di persona, proprio nell'ultimo anno si è avuto un maggiore abbassamento di tale considerazione. Le cause le abbiamo già indicate. Ripetiamo che i mezzi per ristabilire la situazione ci sono, ed essi si fondano principalmente su una precisa disposizione che conferisce alle nostre autorità consolari il potere di ritirare il passaporto a quei cittadini italiani che contravvengano, in determinati modi, a determinate regole del vivere civile e della legalità. Col protrarre gli attuali criteri di malintesa indulgenza, si fi- [75] Biblioteca Gino Bianco I I
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