Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

' dei deputati della Commissione ha avvertito la necessità di formulare proposte dirette a definire - o a rimettere codesta definizione ad un eventuale reg·olamento di attuazione - i principii cui dovrebbero ispirarsi i corsi di qualifi,cazione per essere meritevoli del finanziamento della Cassa. Notiamo, in senso negativo, che esistono proposte miranti a ridurre il limite massimo di un anno del periodo di apprendistato «straordin 1 ario», previsto dal disegno di legge governativo per i giovani non qualificati tra i 20 e i 30 anni, a soli 6 mesi, o addirittura a 3 mesi. Siamo di fronte a quelle cc obiezioni » spiccatamente demagogiche cui si accennava il mese scorso: è chiaro, infatti, che, riducendo in tal guisa i termini, nell'intento dichiarato di limitare gli abusi che potrebbero connettersi all'istituto, si renderebbero irraggiungibili le fina• lità didattiche che hanno ispirato la norma; e pertanto si finirebbe proprio per favorire l'abuso da parte dei datori di lavoro. Analogo effetto negativo sul buon esito della norma avrebbe un'alt,ra proposta, tendente ad escludere l'applicazione della legge generale a questa particolare forma di apprendistato per ciò che concerne le limitazioni che essa prevede sugli assegni familiari e le prestazioni previdenziali a favore degli apprendisti: non si vede quale interesse avrebbero gli imprenditori ad assumere apprendisti, tra i 20 e i 30 anni, a condizioni più onerose di quelle vigenti per l'apprendistato « normale »• . Indubbiamente più gravi i rilievi che si possono muovere alle proposte inerenti al secondo tipo di incentivi contemplato dalla legge (e che l'altra volta abbiamo chiamato agevolazioni per l'utilizzazione e/ o la costituzione di infrastrutture industriali specifiche). Anche qui è necessario premettere un'osservazione di carattere generale. Si constatava, la volta scorsa, che questa parte del progetto• di legge comporta una « relativamente ampia discrezionalità d'azione per il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno e per la Cassa ». Si osservava, quindi, che se ciò implica dei pericoli - causa l'inclinazione al sottogoverno e alla manovra elettorale - tuttavia è necessario correrne il rischio: cc ·una razionale ed attiva politica di localizzazione delle iniziative industriali è inevitabilmente collegata ·all'esistenza di una siffatta. discrezionalità d'azio•ne », che consenta di. valutare le particolari situazioni locali e di trattarle i,n relazione ad una integrale politica di industrializzazione . . Ebbene, le proposte di emendamento attualmente giacenti contengono, tutte., le prer.nesse di una elin1inazione totale o quasi di detta discrezionalità (aggiungiamo che ciò è vero, in generale, per molte altre norme al di fuor1 del settore specifico qui in esame). Con picco,le, apparentemente insignificanti e formali modifiche, si propone ovunque di sostituire alle dizioni: c< la Cassa può agevolare ... », cc può concedere ... », cc può accordare ... », ecc.; e alle dizioni del tipo: cc contri 1 buti fino al ... », cc non sitperiori a... », ecc. ecc.; [64] ... Biblioteca Gino Bianco

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