Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

limitate ,alle pagine di Vie N u0ve, ma si adeguano a tattiche più generali, legate a particolari aspetti e momenti della politica e del costume nazionali. E non è - beninteso - che per gli altri giornali ciò non avvenga. Ma in un settimanale come Vie Nuove la precisione dell'interesse politico, ~ la sua forzata coesistenza con l'interesse commerciale, mettono in luce in maniera più chiara il limite insito in questa o quella « ricetta >>esperimentata nell'ansi.a di accoppiare nelle stesse pagine un intento propagandistico, che resta il fondamentale, con uno edonistico, che pur è indispensabile: di immergere, cioè, i rigori moralistici di una opposizione a tutti i costi nella atmosfera di << ricreazione », che è propria del genere « rotocalco ». Nato a Roma nel 1946 come « settimanale di orientamento e di lotta politica» (otto pagine di piccolo formato) Vie N uotAe fu per i primi tempi qualcosa di estremamente composito, in quanto tentò di accostarsi contemporaneamente a vari moduli giornalistici che ,avevano incontrato fortuna, in diversissimi settori del pubblico italiano, in quegli anni (99 ). Desunse da 11nsettimanale come L~Uomo Qualunque l'intonazione caustica e semiseria, il gusto delle brevi punzecchiature polemiche, lo stile << brillante » e repentino delle rubriche di spigolature satiriche e di « sassi in piccionaia», l'irriverenza delle vignette politiche; riprodusse da Cantachiaro certa ridanciana aggressività «sociale>>;riprese da Politecnico quelle ispirazioni graficl1e ( 99 ) Il settimanale è stato diretto fino al novembre 1956 da Luigi Longo, coadiuvato prima da Michele Pellicani (che fu redattore-capo fino al 1952), poi da Fidia Gambetti, vicedirettore, e Saverio Tu tino, redattore-capo. Vie Nuove è stato stampato fin dalle origini nello stabilimento romano Tumminelli. Tra i collaboratori politici figurano tutti i non1i di maggior rilievo del P.C.I., da Togliatti a Terracini, da Secchia a Pajetta, da Sereni a Grieco, da Di Vittorio a Scoccimarro, da Pesenti a D'Onofrio, ecc. Molti esponenti dell' << intelighentzia » comunista o paracomunista sono passati per le pagine di Vie Nuove ( e tra questi figurano anche nomi di giornalisti e di scrittori che ora battono strade molto diverse): P. Alatri, M. Aloisi, R. Battaglia, C. Bernari, G. Berti, M. Bontempelli, I. Calvino, M. Cesarini Sforza, F. Chilanti, L. Compagnone, G. Corsini, R. De Grada, G. Debenedetti, L. De Libero, G. De Rosa, G. De Santis, A. Donini, Maurizio Ferrara, T. Fiore, E. Frattarelli, A. Ghirelli, P. Grifone, G. Guerrieri, P. Jacchia, F. Jovine, C. Lizzani, L. Lombardo Radice, R. Longone, G. Manacorda, P. Masino, S. Micheli, M. Mida, F. Onofri, M. Osti, G. Pallotta, L. Pintor, D. Puccini, M. Rago, L. Rèpaci, P. Ricci, P. Robotti, S. F. Romano, L. Sbrana, M. Schettini, A. Seroni, L. Sorrentino, P. Spriano, G. Titta Rosa, G. T revisini, A. Trombadori, M. Valenzi, A. Vercellino, M. Venturi, R. Zangrandi, C. Zavattini, ecc. \ [SI] Biblioteca Gino • 1anco • I

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