Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

' munismo e la democrazia oc~identale, sul Patto Atlantico e l'Europa; ma dal punto di visia dell'informazione e del commento, essi hanno mantenuto costantemente la sezione politica di Epoca al livello ·cl-ellanostra migliore stampa quotidiana. E si pensi che in un organo di intenti così largamente divulgativi, come il rotocalco di attualità, la rinuncia alla platealità ed al-~ l'imbonimento, unite ad un minimo sforzo di riflessione ed al rispetto per il lettore sono, specie per quanto riguarda la politic~ - e facendo astra- , zione dalle tesi e dalle posizioni volta a volta difese - qu.alità rare. · Non è tuttavia escluso che le iniziali difficoltà incontrate da Epoca sl1l piano della diffusione fossero connesse - come accennavamo poc'anzi - proprio al tono troppo evoluto di certe sue rubriche « intellettuali » ( da quelle di politic.a ad <<Italia domanda>>); vale a dire alla presunzione di poter creare un settimanale a larga diffusione borghese restando su un livello soverchiamente riflessivo rispetto al comprendorio e, sopratutto, rispetto alla volontà di applicazione mentale pomeridiana del borghese ita- ' liano ·(97 ). Nascev~ dunque l'esigenza di trovare un equilibrio tra le parti . più <<pesanti» (ma pur indispensabili ad un giornale che volesse tenersi su di una certa quota qualitativa) e quelle visive e «ricreative>>, accentuando ' queste ultime appunto, in un settore in cui obiettive ragioni economicl1e e di attrezzatura industriale valessero a preservare dalla concorrenza. Tale settore fu ben presto individuato nei servizi a colori ambientati in località che maggiormente si prestassero ad un impiego del paesaggio e delle figure a fini spettacolari ed istruttivi (si ricordino, come esempio di servizi di eccezione a colori in esclusiva, quello intitolato << G.erusalemme, città di Cristo e di J eova >>q, uello sulla caccia al c~rvo nelle montagne rocciose del r Montana, quello sulla Somalia ed uno intitolato << Messico amaro >>con testo di Emilio Cecchi; pubblicati ·tutti agli inizi di Epoca; ed in anni più vicini, « La perla dei Caraibi» di John Hawk, « Nel deserto è tornato Maometto», fino ~I recentissimo « La Cina di Mao» di Luigi Barzini jr, I ( 97 ) Si pensi, come caso-limite di tale tendenza, ad Epoca-lettera, supplemento letterario mensile di Epoca dirett~ da Guido Piovene, che, pubblicato nel corso del 1~53, veniva accluso a ciascuna copia del settimanale. Epoca-lettere era stampata in carta s·peciale e presentava notevoli ·pregi di informazione di agilità; tuttavia il suo tono ed i suoi intenti finirono per rivelarsi inconciliabili con quelli di una pubblicazione a larga diffusione come Epoca, e pertanto l'esperimento del Piovene ebbe breve durata. [48] Biblioteca Gino Bianco

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