Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

• I Editoriale Vi sono più modi di considerare l'unificazione socialista: la si può desiderare come un'operazione di conversione al centro del PSI, oppure come il fulcro di un grande schieramento elettorale di· alternativa alla Democrazia Cristiana; oppure ancora come una trappola per trascinare la socialdemocrazia su posizioni frontiste (è, ad esempio, la concezione dei comunisti). A noi sembra che tutti questi modi scivolino con troppa disinvoltura sulla questione pregiudiziale: come deve essere questo partito socialista unificato? Ed è evidente che quando diciamo « com'e deve essere», vogliamo dire quali programmi nuovi esso si debba dare e in che cosa debba modificare gli antichi, in che debba mutare la sua ideologia., e ome vadano corretti certi miti, come si debbano mutare certe sue strutture organizzatit1e.Può parere presuntuoso porsi questi problemi◄•• ma ad ttna critica politica anche di parte non socia/,ista,ad una critica politica preoccupata dellt· trasformazioni della nostra società politica e delle sue articolazioni democratiche, qitesti problemi devono interessare in pri1noluogo. Perciò. il processo di unzficazione socialistadeve essere non una semplice manovra tattica, ma uno sforzo di chiarimento di sè a se stesso del 1novimentosocialistaitaliano.Attraverso di esso il movimento socialista deve acquistarecoscienzadei mutamenti intervenuti da Marx in poi, o da Lenin· in poi, nel mondo, deve assoggettarsiad un esame di coscienza del genere· di quello che travaglia, ad esempio, il partito laburista britannico, deve· scoprire il nuovo continente dell'economia contemporanea, deve ripren-- dere a riflettere sul tema eterno della storia del pensiero politico,.sul tema del «potere>>e dei suoi limiti, deve riscoprire che la libertà non è u1-P [3] Biblioteca Gino· Bianco-

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