Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

Parecchie ambizioni della Settimana Incom sono restate per_via col passar degli anni, e si è avuta l'impressione che ess1 a abbia percorso per prima l'itiner~rio tipico dei giornali che sorgono con il disegno di sforzare la formula corrente del rotocalco di attualità mediante un accentuato predominio della parte fotografica sulla parte scritta: tendenza di cui, come vedremo, rappresenterà un caso-limite il se~timanale milanese Le Ore. Un , secco e laconico documentario fotografico - che venga inizialmente con~ cepito con funzioni di estrema «semplificazione», ad uso di un pubblico «medio», o incolto addirittura - giunge molto spesso, per forza di cose, ad assumere un carattere più allusivo ed intellettualistico e per conseguenza a presupporre nel lettore un numero di nozioni molto maggiore di quante ne richieda un qualsiasi << pezzo » esplicativo, che sappia cioè mantenersi opportunamente << terra terr.a >>. D'altra parte, il pubblico culturalme_nte meno sprovveduto non può trovare pieno appagamento, nè dal punto di vista informativo, nè da quello ricreativo, in un giornale che si riesce a leggere - o, meglio, ad osservare - in meno di dieci minuti. Per cui ,,a a finire che ad un certo momento i giornali documentari e << visivi » (a meno che non ic1bbianoc, ome Epoca, la possibilità economica di «sfondare» mediante fotocronache di eccezionale qualità) sono costretti a tirare i remi in barca, cioè a sedurre il grosso pub'blico con una ricetta più orecchia·bile, a base magari di « Consigli della Contessa Clara», come fece la Incom a partire -dal '50, ed a ridimensionare in essa, secondo ,i criteri correnti, articoli ed illustrazioni (96 ). Per quanto, dopo la breve parentesi iniziale, il settiman,ale di rado abbia ospitato interventi che andassero al di là della « ordinaria amministrazione», va tuttavia ricordato che dalle colonne della Settimana lncom si sono introdotti nel mondo giornalistico alcuni giovani di talento, come ad ' esempio Ferruccio Troiani e Silvano Villani, che saranno poi redattori di Cronache; lo stesso sfortunato direttore di Cronaclie, Gl.1ialtieroJacopetti, aveva fatto parte, per qualche tempo, della redazione della. Incom. ( 96 ) Attualmente il settimanale è diretto da Francesco Malgeri, e non ospita frequentemente firme di ri1 lievo. Stelio Martini, Fabrizio Sarazani, Nino d'Aroma, Irene Brin, collaboratori abituali, si affiancano ai redattori delle rubriche << specializzate»: Giorgio Pros1 peri per il teatro, La°:lberto Sechi per il cinema, G. B. Vicari per· la letteratura, Luciano Budigna per le arti figurative. [45] Biblioteca Gino Bianco

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