Nord e Sud - anno IV - n. 28 - marzo 1957

Giorno si andò trasfarmando in un rotocalco simile agli altri, con lo stesso prezzo (prima 60 e poi 80 lire), con qualche interesse in meno (almeno risp,etto ~i migliori concorrenti, a L'Europeo, a Tempo e ad Epoca), ma con le sue pagine a colori, le sue rubriche di politica interna ed estera («Via col tempo» e << 42° parallelo»), le sue donnine in copertina, ecc. Giornale di varietà senza sensibili accentuazioni politiche, Settimo Giorno si è sempre ispirato genericamente al <<centro», p.ppoggiando a suo tempo i ministeri di Alcide De Gasperi, il « galantuomo che ci governa». . La Settimatia I ncom illustrata («Tutto il mondo in sette giorni >>) nacque sullo scadere del 1948 come una sorta di emanazione giornalistica del noto cinegiornale, che a quell'epoca esisteva già da oltre tre anni. Il settimanale ebbe quindi come direttore Sandro P.allavicini e co,me casa editrice la S.A. INCOM di Roma. Questa filiazione dell'Incom illustrata dal documentario cinematografico ebbe inizialmente anche dei riflessi sulla formula stessa del giorn.ale, in quanto esso - come si leggeva nell'editoriale di presentazione a firma del direttore - si propose di <<aggiungere alle risorse del giornalismo l'incessante attività esploratrice dell'obbiettivo» (95 ). Per quanto si prefiggesse intenti essenzialmente «visivi», il settimanale partiva con un cast di firme giornalistiche di un certo rilievo, che in parte si dovevano perdere via via. L11ig·iBarzini jr. vi redigeva una rubrica di attualità, che stava tra il commento politico e il diario « alla Longanesi » ' («Almanacco dei sette giorni»), che poi per qualche tempo uscì siglata Junior (si trattava, verosimilmente, dello stesso Barzini), poi Viator ed ora è redatta d1 a Eugenio Galvano; Ennio Flaiano vi fece, solo per uno o due numeri, la rubrjca di teatro; Moravia vi pubblicò, con illustrazioni di Amerigo Bartoli, il suo « Ultimo ballo della Principessa » (che doveva poi diventare, nel volume dei r,acconti, <<Delitto al circolo del tennis»); lo « stilista>>Carlo Laurenzi (a quell'epoca - 1948- alle prime armi) vi pubblicò qualche articolo; Giancarlo Vigorelli (con editoriali politici), Vittorio Zincone, Enzo Biagi, Massimo Rendina, Max David, Gaetano Baldacci, Gian Gaspare Nlapolitano vi comparivano con varia ,assiduità. Le rubriche fotografiche (<<Vetrina >>,ecc.) vi avevano, d'.altro canto, grande risalto, a testimoniare il carattere prevalentemente documentario del setti1nanale romano. ( 95 ) Dalla << presentazione » di Sandro Pallavi1 cini, nel primo numero del setti• manale (14 dicembre 1948). ~ [44] BibliotecaGino Bianco

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