• tano oggi un gesto politico, ma un abbandono sentimentale, e astioso; dunque, malamente sentimentale. Penso un po' a voi, Mosca e Guareschi, che avete senz'altro iniziata questa forma sbagliata di opposizione; ben lontani dalla serenità dignitosa, per esempio, che si è imposta il liberalemonarchico Secolo XX dell'amico Lupinacci ... ». Tra l'altro, Mosca e Gua4 reschi erano anche collaboratori di Oggi, e dei più assidui. Il primo vi ste1nperav,a i suoi zuccheri deamicisiani e patriottici in una rubrica di piccola posta ( << Lettere a Mosca ») e vi andò pubblicando a puntate, nella primavera del '47, una sua storia romanzata di Napoleone; e il secondo, reduce da poco da un campo di concentr.amento tedesco, vi pubblicò un interessante documentario fotografico in undici puntate sui Lager nazisti, oltre a vari raccontini del suo tipico umorismo « rarefatto » e non di rado insipido. Tuttavia al sovversivismo monarchico stile Candido le colonne di Oggi erano ,ancora ermeticamente chiuse; ed è molto indicativo che, per difendere il risultato del referendum istituzionale, il Rusconi non esitasse allora a scendere in polemica con i direttori di un settimanale « fratello», edito cioè dallo stesso complesso editoriale che stampava Oggi. , Nel suo secondo anno di vita, il settimanale di Rizzoli subì un mutamento rapido e radicale in ogni suo aspetto, e quindi anche sotto il riguardo politico. Fu la coscienza di non poter far fronte ·vantaggiosamente alla concorrenza dell'Europeo restando su di una linea politica ;iffine, oppure fu la sensazione che i gusti e le preferenze del lettore medio stessero ormai orientandosi in direzione diversa? Fu una precisa determinazione dell'editore, oppure si trattò inizialmente di un esperimento dettato dallo scaltro intuito del Rusconi, e rivelatosi poi fruttuoso sotto il rispetto economico? Certo è che dal gennaio del '47, sia come veste editoriale (80 ), sia come contenuto politico e di costume - e salvo l'accresciuto numero di pagine - Oggi è diventato quello che siamo avvezzi a conoscere attualmente, confortato dal successo commerciale ed accampato in ogni famiglia, ma - ahimé ! - quantum mutatus ab illo... Si può dire che da dieci anni a questa parte il settimanale non abbia storia, e ci si troverebbe a disagio a voler individ1.1:arei sintomi di un prÒgresso o di una involuzione qualitativa. ( 80 ) Nel primo anno di vita, sia nei caratteri della testata che nella generale impostazione formale, O ggz· ricordava molto da vicino il suo predecessore soppresso nel 1942. [32] Biblioteca Gino Bianco
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